NAPOLI – Cari lettori, la tanto desiderata qualificazione non è andata in porto. Bene, dopo questo momento di altissimo cabaret dedichiamoci all’analisi di questa amara partita. Aspettate, un attimo ancora. Meglio mettere le cose bene in chiaro fin dall’inizio. Io ritengo che il motivo principale dell’eliminazione del nostro Napoli dall’Europa League risieda principalmente nei demeriti degli azzurri piuttosto che essere dovuto alla sfortuna, che pure li ha accompagnati in questa doppia sfida con il Porto. Il match di ieri credo sia la sintesi lampante della stagione degli azzurri e di quello che cerco di ripetere da quando ho iniziato ad infastidirvi con questi miei presunti articoli. La squadra ieri ha mostrato i limiti che l’hanno perseguitata nel corso della stagione perchè i ragazzi hanno giocato splendidamente (almeno fino al primo goal dei lusitani) ma hanno pagato la ormai stranota fragilità difensiva e la sterilità offensiva a fronte delle numerose azioni da rete che riescono a creare (se non altro quando si gioca bene, come, appunto, è successo ieri). Passiamo alla cronaca.
Benitez manda in campo Reina, Ghoulam, Albiol, Fernandez, Henrique (buona la sua prestazione da esterno di difesa), Inler e Behrami a fare da schermo a centrocampo e Insigne, Pandev e Mertens a supporto di Higuain. Castro schiera i suoi con il 4 3 3 e deve fare a meno di Helton infortunatosi in settimana. Lo sostituisce Fabiano. Per il resto scendono in campo Danilo, Reyes, Mangala, Ricardo, Defour, Fernando, Carlos Eduardo, Varela, Jackson Martinez e Quaresma. Pronti via e ti ritrovi il Napoli che non ti aspetti, soprattutto considerando le ultime prestazioni. Aggressivo, tonico, corto e pericoloso. Sembra quello di inizio stagione. Il Porto è tramortito e non riesce a giocare. Nel primo tempo i dragoni si vedranno pochissimo nella metà campo dei partenopei. Gli azzurri invece sono scatenati. Al 2′ minuto è Mertens il primo a provarci ma difetta nello stop. Al 5′ Ghoulam cade in area, l’arbitro, il signor Atkinson, gli fa segno di rialzarsi. La prima vera palla goal arriva al 13′. Henrique si inserisce in area e tira, il pallone, purtroppo, si spegne a lato. Due minuti dopo ci prova Insigne ma calcia male. Higuain ha un occasione d’oro, tuttavia, la sciupa concentrandosi sul guardalinee piuttosto che sulla porta. Il goal del vantaggio arriva al 20′. Combinazione Pandev Higuain, con il Pipita che libera il macedone in area, lesto ad insaccare. 1 a 0. Il San Paolo esplode. Ci sono ancora 70 minuti da giocare e il vantaggio dei portoghesi, che fino ad ora non si sono visti proprio, è annullato. Gli ospiti provano quindi a reagire con Quaresma da lontano ma la conclusione non è delle migliori. Al 30′ e al 39′ ci prova Insigne senza fortuna. Al 32′ Jackson Martinez si rende pericoloso in seguito ad un calcio da angolo, tuttavia il pallone finisce fuori. L’ultimo sussulto del primo tempo lo regala Inler con un tiro da lontano che finisce alto.
La seconda frazione di gioco si apre come si erano chiusi i primi 45 minuti di gioco. Napoli arrembante e Porto rintanato in difesa. Al 50′ doppia occasione. Pandev e Insigne sprecano. Due minuti dopo ci prova Ghoulam dalla distanza, niente da fare. 56′, colpo di testa di Carlos Eduardo, ancora una volta fuori. Al 58′ altra occasionissima per Higuain che calcia su Fabiano. 1 minuto dopo è Pandev a provarci di testa, Fabiano para ancora. Castro a questo punto sostituisce Carlos Eduardo con Josuè e Varela con Ghilas. Al 65′ Mertens sfiora la rete con un bel tiro a giro. Al 68′ Pandev lascia il posto a Hamsik. E poi quando sembrava mancare poco, pochissimo al secondo goal dei padroni di casa, ecco l’inaspettato. 69′ Behrami falcia un avversario, il direttore di gara concede il vantaggio e Ghilas, colti di sprovvista Albiol e Fernandez, realizza l’1 a 1. Doccia gelata per i partenopei che ora devono segnare 2 reti per qualificarsi. Il peggio però sta per arrivare. Gli azzurri accusano il colpo e al 75′ Quaresma si invola in slalom nell’area azzurra e realizza l’1 a 2. Cala il sipario sull’avventura azzurra nella seconda competizione internazionale. Bisognerebbe segnare 3 goal in 15 minuti per passare al turno successivo. Qualcosa di quasi impossibile. Zapata prende il posto di Higuain e segna il 2 a 2 che evita la sconfitta al 90′. Epilogo spiacevole di una sfida che era iniziata nel migliore dei modi. Peccato. Questa squadra ha dimostrato di non avere ancora quel che gli serve per giocare alla pari degli avversari su certi palcoscenici. Complimenti al Porto che, si, ha avuto fortuna, ma ha dimostrato anche tanto cinismo. Ora si ritorna in campo domenica per la Serie A. Avversario tra le mura amiche la Fiorentina. C’è da blindare il terzo posto per poi tentare la scalata al secondo. Avanti Napoli !
Vincenzo Cocozza