VITULAZIO – Disamministrative 2014: a Vitulazio sbarca il confronto all’americana tra candidati, -era ora!, mi ero detta. Ed ho pensato che questo show non potevo perdermelo, non potevo perdermi le facce imbarazzate, i corpi a disagio e scalpitanti dietro quelle scrivanie (certo, non erano quelle del comune) dei nostri buontemponi, visto che non sono abituati a questo tipo di cose né a parlare con la gente e alla gente. Avrebbero partecipato obtorto collo, ma non potevano far la figura di non esserci. Più che un’occasione per farsi conoscere, apprezzare o rivalutare, l’avrebbero considerato un dirigersi al patibolo, un’eutanasia politica. Sono talmente poco abituati, che la domanda per alcuni di loro è stata “ma chi c’è dietro a questa cosa?” evidenziando già retropensieri di oscuro complottismo. Forse vi sembra strano che ci sia, di tanto in tanto, fermento culturale anche a Vitulazio.
PRIMA
Ho pensato che avrebbe costituito un’occasione d’oro per i grillini, che di questo genere di comunicazione diretta, immediata, efficace detengono il monopolio assoluto! -C’è da sfregarsi le mani! Buonocore, se hai un minimo di carisma del tuo leader Grillo, li farai neri, dovrai darci dentro!- Pensavo.
Ho pensato che pure Russo, a giocarsela bene, avrebbe potuto trarne vantaggio e fare bella figura, considerato che nemmeno lui ha mai amministrato. Salvo giustificare, in caso di domanda sulle alleanze, come mai gli piace fare il navigatore solitario. Ancora una volta.
Ho pensato che Gigino, tra una sgrammaticatura e l’altra, avrebbe parlato di forni crematori. E di sexy night, nella più totale discordanza di pensiero libero e illuminato della tradizione socialista cui dice di appartenere. E poi avrebbe parlato di… di… di che avrebbe parlato? Cos’altro ha da dire un uomo che è in politica dal 1975?
Ho pensato che Cuccari, tra evidenti smorfie di insofferenza, ci avrebbe propinato la solita litania dell’innocenza per cui dà la colpa ai dipendenti e ai tecnici se molte cose non le ha fatte (come se eleggessimo loro per farle) o ai cittadini perché “sono incivili, perciò c’è il problema rifiuti”. O ancora il suo alibi numero uno per rendersi inattaccabile: i soldi che non ci sono, come sempre, i soldi. Non ci sono mai, quelli. No, non è lui che non sa amministrare, che non sa cogliere le risorse, pianificare il bilancio, sono i soldi che non ci sono! Che gli vuoi o puoi mai dire a uno che nun c’ha li sordi (dice lui)? Un film già visto, una storia che potrebbe chiamarsi “L’insostenibile irresponsabilità dell’essere”. E dell’inconcludenza, aggiungerei.
DOPO
Grillo, fai un salto, ma rapidissimamente, a Vitulazio! O manda ai tuoi seguaci i video dei comizi che fai nelle piazze, cavolo, quelli sì! Questi non hanno proprio idea di cosa voglia dire comunicare in maniera convincente e colorita (oltre che a non aver idea di come amministrare, vabè quello ce l’avete in comune)! La polemica è la cifra della tua politica, Beppe caro, ma vedi i vitulagrillini non sono stati allievi attenti! Non suggerisco epurazioni come nel tuo stile, ma una tiratina d’orecchie per il loro bene, sì. Preferiscono fare polemica inutile sui social network, piuttosto che approfittare, nei limiti di un confronto dalle risposte stringate, di questa occasionissima per scagliare, tra un reddito di cittadinanza e l’altro, qualche bello strale ai vecchi politicanti! Zero brividi, niente azione, carisma nullo. Oppure viene legittimamente da pensare che in realtà loro non siano affatto interessati a demolire la “casta” vitulatina… non l’attaccano nemmeno!
Avvocato, tu non mi puoi rispondere come Cuccari sulla questione rifiuti! Dici di essere il nuovo e come tale dovresti rappresentare il progresso di una comunità, non la continuazione del vecchio! Anche tu con la solfa indecente dell’opera di sensibilizzazione e monitoraggio delle zone periferiche? Ma dai! E politiche concrete e di progettualità in tal senso? Ti dice niente la raccolta porta a porta, rifiuti zero, recupero e riuso dei materiali? No? Annamo bene! E sugli aiuti alle giovani coppie/famiglie in difficoltà? Poco spessore.
Di Lillo, che sostituiva Romano, ispirato dalle recenti virtù camiglianesi diceva che “dobbiamo seguire l’esempio di Cenname, che deve impararci molte cose”, forse voleva dire “insegnarci”, ma vabè, l’italiano ha funzione accessoria anche per lui, quindi tu lì in terza fila di che ti sorprendi? La sua idea di sviluppo economico? “Strade di campagna più larghe”. E sulle infrastrutture? “Strade di campagna più larghe”. Del resto si sa, repetita iuvant. E Gigino bene lo sa, si ripete nei modi e negli uomini. Amen.
Il sindaco. Leggi il PRIMA. Previsioni azzeccate: tutte.
Giuliana Sabatiello