CASERTA – Non si è mai interrotta l’attività con i giovani, gli studenti ed il pubblico del Museo Dinamico della Tecnologia A. Olivetti dislocato nella prestigiosa Villa Vitrone per volontà dell’ente provincia di Caserta.
Gli incontri, in questo periodo di confinamento, hanno seguito le stesse vicissitudini delle scuole di ogni ordine e grado con la didattica a distanza.
I lavori sono passati da appuntamenti in presenza a quelli sulle piattaforme social, dando così un maggior spazio e coinvolgimento a docenti e dirigenti di azienda dislocati nel mondo, che hanno condiviso l’esperienza e la realtà industriale della grande multinazionale Olivetti che ha conquistato tanti primati nel mondo, ma soprattutto ha dato lustro e prestigio al nostro paese.
Il Museo, che si avvale della collaborazione dei soci del Centro Studi ed alta formazione Maestri del lavoro, quasi tutti insigniti della stella al merito del lavoro, ha organizzato e, continuerà a farlo, molti appuntamenti sulla pagina fb del museo, che hanno toccato materie ed aspetti che vanno dall’organizzazione aziendale, alla sicurezza di posti di lavoro, al rapporto fabbrica e società. Temi universali che sono che sono tornati di attualità a seguito della pandemia che sta attraversando tutto il mondo.
Per i Casertani e Napoletani l’azienda Olivetti ha una grande rilevanza sociale e morale. La presenza sul territorio di due grandi stabilimenti: quello di Pozzuoli e Marcianise, nei tempi più felici, ha dato occupazione ad oltre tremila dipendenti, ed ha lasciato un segno indelebile nelle generazioni che si sono susseguite.
Purtroppo con la scomparsa della Olivetti, se lo stabilimento di Pozzuoli ha avuto una sua degna continuazione ospitando aziende terziarie e istituti all’avanguardia, più triste è la sorte dello stabilimento di Marcianise,diventato manufatto ingombrante senza destinazione d’uso ed abbandonato ad atti di vandalismo.
Oggi 16 Giugno partirà una serie di Incontri dal titolo “Noi olivettiani” con lo scopo di mettere a confronto dirigenti, ricercatori, progettisti che analizzeranno con gli occhi della storia il loro passato, vissuto nelle varie aziende del mondo sia durate la gestione di Adriano Olivetti, che è stata la più lungimirante, che quella successiva gestita da Carlo De Benedetti quasi in contrapposizione alla prima.
Nella giornata di domani è prevista la presenza in video-conferenza di esponenti del magazine internazionale di informazione e cultura “Nel futuro”: Giovanni Di Quattro Siciliano per nascita e passione, milanese per scelta e per occasione, laureato in Giurisprudenza con un percorso professionale sempre vicino al mercato. Per molto tempo in Olivetti vissuta anche come scuola professionale e umana; Tito Giraudo dipendente della Olivetti a Ivrea, aderisce al Partito Socialista di quella città. Nel 1964 è membro della Commissione Interna di Fabbrica per la Fiom CGIL. Saranno guidati da Mauro Nemesio Rossi fondatore del Museo Olivetti di Caserta con esperienze lavorative a Pozzuoli, Ivrea, Crema e Marcianise. Il tema della discussione sarà il CFM il centro Formazione Meccanici e l’ azione della dirigente dott.ssa Marisa Bellisario.
Sono previsti altri meeting con l’ing Gastore Garziera, padre del primo personal computer da tavolo nato nel lontano 1965 dieci anni prima della Apple, Ing. Mario Salmon e ing. Italo del Gaudio che hanno realizzato proprio a Marcianise il primo robot manifatturieri, Ing. Alberto Chirieleison Direttore della Olivetti Controllo Numerico di Marcianise, e Giuseppe Beltrani direttore della Olivetti Messico.