Nomina degli scrutatori per le elezioni del 24 e 25, “Il Paese che Vorrei”: la politica dei moschettieri

Nomina degli scrutatori per le elezioni del 24 e 25, “Il Paese che Vorrei”: la politica  dei moschettieri

PASTORANO – Di seguito il comunicato stampa del gruppo politico “Il Paese che Vorrei”:

Premesso che il compito di una minoranza consiliare è quello di controllo dei lavori della macchina comunale e di contributo costruttivo alla comunità, alcuni giorni fa l’associazione “Il Paese che Vorrei” ha proposto un sorteggio pubblico per la nomina degli scrutatori per le elezioni del 24 e 25 febbraio, un piccolo segnale di crescita democratica del paese, con l’intento di mettere fine alla solita politica clientelare, cavallo di battaglia dei “quattro moschettieri”. Ma la maggioranza consiliare di Pastorano che, coerente con la sua politica dei favoritismi nello spartirsi “favori elettorali”, incurante del fatto che con il suo 40% non rappresenta la maggioranza dei cittadini, ha preteso di nominare direttamente 14 scrutatori su 16 e ha voluto procedere attraverso la nomina diretta degli scrutatori.  A nulla è valso ricordare loro che molti altri comuni dell’Agro Caleno (Sparanise, Pignataro Maggiore ecc.), e della provincia di Caserta (Maddaloni, Aversa, Trentola, Capua ecc.) hanno adottato questa scelta certamente più equa. Adesso devono dimostrare ai cittadini chi è che ha donato a loro il potere divino di stabilire chi lo merita di più o chi ha più bisogno. Non arrivano a pensare che la procedura da loro adottata è offensiva sia per chi è escluso e sia per i prescelti?

Naturalmente noi de “Il Paese che Vorrei” non abbiamo condiviso questa scelta, tanto che il consigliere Cuccaro ha deciso di abbandonare i lavori della Commissione Elettorale; il Sindaco ed il suo figlioccio, (conosciuti come menti eccelse della politica e non solo), pensando di poter comprare (anche!) l’onore della nostra associazione, hanno nominato come scrutatori due membri del nostro gruppo che tempestivamente hanno presentato la loro rinuncia.

“Il Paese che Vorrei” coglie l’occasione per complimentarsi del manifesto del gruppo “Pastorano bene comune”, un mare di menzogne (cit. del sig. Burattino) dove si afferma che noi giovani abbiamo deriso vergognosamente l’età dell’Arch. Bernasconi, tecnico incaricato per la redazione del P.U.C., quando, invece, la nostra idea era quella di affidare questo strumento urbanistico dei tecnici locali che meglio conoscono il nostro territorio. In verità i “4 moschettieri”, come già dimostrato dalla loro assenza al Consiglio Comunale Aperto sul P.U.C. dello scorso 25 gennaio, non intendono realmente affrontare questa tematica (al contrario della fontanella ecologica, a loro molto a cuore!).

L’associazione politico-culturale “Il Paese che Vorrei” è indignata a causa delle accuse fatte dalla maggioranza, in quanto, secondo “i moschettieri”, noi giovani siamo solo delle pedine con il solo scopo di “nascondere qualcuno che ama screditare e provocare gratuitamente”; ma Pastorano sa bene chi è la vera pedina, o meglio burattino, manovrato da burattinai quali l’eterno secondo, la “preparatissima” in campo urbanistico ed il figlioccio.

Perdonate la nostra presunzione, noi e solamente noi giovani di questa associazione, per misurare le nostre capacità ed il nostro valore invitiamo la Maggioranza consiliare ad un confronto pubblico, lasciando a loro la scelta della data e del luogo.

Il Paese che Vorrei

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