Nonostante l’arresto e il rinvio a giudizio, Gigino Romano rimette in moto la “macchina elettorale” ed è pronto a ricandidarsi a Sindaco con il vecchio gruppo e con delle new entry

Nonostante l’arresto e il rinvio a giudizio, Gigino Romano rimette in moto la “macchina elettorale” ed è pronto a ricandidarsi a Sindaco con il vecchio gruppo e con delle new entry




VITULAZIO – Non c’è ancora niente di ufficiale per le prossime elezioni amministrative vitulatine. Neppure la data per l’elezione del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale di Vitulazio è certa ed oscillerebbe tra la fine di maggio e l’inizio di giugno prossimo. Aspettando le elezioni politiche del prossimo 4 marzo e la decisione del prossimo governo sulla data ufficiale delle amministrative di primavera, a Vitulazio, con un Comune sciolto ed una Commissione Prefettizia con i compiti di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale, la situazione della “politica paesana” è abbastanza caotica e frammentata. La “maggioranza disciolta”, a seguito degli arresti del Sindaco e di alcuni amministratori, avvenuti con tanto di “risonanza mediatica” nel febbraio del 2017, si ripresenta risanata, compatta e motivata, con il professor Romano pronto a ricandidarsi alla carica di Sindaco di Vitulazio, per riprendersi non tanto la poltrona o la fascia tricolore, ma la soddisfazione di risalire da vincitore sul Municipio, nonostante l’arresto, il divieto di dimora, la sospensione, lo scioglimento, il rinvio a giudizio e un processo penale da affrontare già dai prossimi mesi.

Il professor Romano, malgrado il rinvio a giudizio e l’imputazione in un processo per reati di corruzione e turbativa d’asta e l’iscrizione nel registro degli indagati per altri procedimenti penali, per la legge è ricandidabile e rieleggibile alla carica di Sindaco di Vitulazio. Un’eventuale sua decadenza sarà decretata dalla Legge Severino soltanto in presenza di una condanna penale, anche solo in primo grado di giudizio. Il suo arresto ha provocato (per l’impossibilità di approvare il bilancio dell’Ente) lo scioglimento del Consiglio Comunale di cui era il Sindaco e il successivo arrivo in Municipio di una Commissione Prefettizia (su indicazione del Ministero dell’Interno) che da oltre un anno amministra l’Ente di via Pietro Lagnese. Il vecchio socialista è determinato e motivato nel riproporsi alle prossime elezioni comunali, quale candidato a sindaco rinsaldando interamente la vecchia lista presentata nel 2014.

Esattamente, la lista del professor Romano (Unità e Solidarietà) che, alle amministrative del 2014, riuscì ad agguantare la vittoria con una percentuale del 41,51% (1934 voti), perderebbe dei grossi portatori di preferenze: l’ex vicesindaco Giovanna Del Monte (429 voti), defenestrata e poi passata all’opposizione; l’ex assessore all’ecologia Antonio Catone (345 voti), che finì agli arresti insieme al Romano, il quale avrebbe detto addio alla vita politica; l’ex Assessore Giovanna Falco (342 voti), indagata insieme al marito, il geologo Criscione – arrestato assieme al Romano. Del vecchio gruppo di “Unità e Solidarietà” resterebbero candidati indiscussi: Angelo Carusone (334 voti, Raffaele Di Lillo (293 voti), Assunta Cioppa (273 voti), Pietro Pezzulo (108 voti) e Pasqualina Maria De Domenico (149 voti). In dubbio, ma solo per un rimpiazzo interno alla famiglia, la candidatura dell’avvocatessa Rosa Sabatino (316 voti) che cederebbe il posto in lista ad un’altra giovane con “parentela acquista”. Incerte le candidature dei restanti tre membri della lista, presentata alle comunali del 2014 dal professor Romano, ovvero quelle del medico Giovanni Caso, del giovane insegnante Giuseppe Scialdone e dell’avvocato Carmine Di Rubba. Al momento, su un totale di 12 candidati alla carica di Consigliere Comunale, la lista di Romano risulta già formata e nota a metà, mancherebbero altre 6 new entry per chiuderla definitivamente. Uno di questi nuovi nomi risulterebbe essere il “marinaio” Gabriele Russo.

21-02-2017

Alfredo Di Lettera

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