C’era grande attesa per i Giochi della XXXII Olimpiade che quest’anno si sarebbero tenuti a Tokyo dal 24 luglio al 9 agosto.
Per accogliere le migliaia di persone che avrebbero animato la capitale giapponese in quei giorni il Governo, grazie anche alla partecipazione di investitori privati, aveva stanziato ben 400 milioni di yen per migliorare la rete dei trasporti: autostrade, aeroporti e stazioni funzioneranno al meglio.
Nonostante gli sforzi e l’impegno, l’evento sportivo dell’anno è però stato rinviato a causa di un nuovo virus che proprio nel continente asiatico, precisamente in Cina, pare aver avuto origine: il coronavirus.
Di conseguenza, anche le aziende che vendono calzature sportive come le sneakers hanno dovuto modificare i propri interessi pubblicitari, rimandando al prossimo anno le varie sponsorizzazioni programmate per le Olimpiadi di Tokyo. Si prevede, tra l’altro, che tutto il merchandising farà riferimento comunque all’anno 2020 in quanto molti prodotti erano già pronti e stoccati per la vendita colo logo di Tokyo 2020
Questo virus, come già sappiamo, è collegato ad alcuni casi di polmonite registrati nella città di Wuhan a partire dal 31 dicembre 2019. Dieci giorni dopo le autorità sanitarie cinesi hanno confermato l’esistenza di questo nuovo ceppo, mai riscontrato prima nell’uomo. È altamente contagioso, ma non altamente letale. Può portare alla morte, si stima finora, solo nel 2-3% dei casi presentandosi in maniera più aggressiva in pazienti affetti già da gravi patologie. Qui in Europa sta facendo però molti più danni in confronto ai dati ufficiali cinesi.
Anche il mondo dello sport, quindi, sta facendo i conti con questo nemico che si sta diffondendo a macchia d’olio.
Pur mancando ancora diversi mesi all’inizio delle olimpiadi, il governo giapponese ha già preso provvedimenti annullando innanzitutto la classica maratona di Tokyo. Inoltre, il premier giapponese ha fatto pressioni affinché le associazioni annullassero le Olimpiadi poiché, il raduno di una folla immensa di persone provenienti da ogni parte del mondo, potrebbe favorire la diffusione ancora maggiore del virus.
Di tono contrario erano inizialmente le affermazioni del presidente del Coni, Giovanni Malagò il quale garantiva che le Olimpiadi si sarebbero svolte regolarmente confidando nelle capacità delle autorità di saper fronteggiare la delicata situazione. La situazione a livello mondiale è però drammatica, per usare un eufemismo, e la manifestazione sportiva più importante del pianeta è stata quindi rinviata al 2021.
Il calendario prossimo non dovrebbe variare molto da quello attuale che prevede softball e calcio; quindi sarà la volta di tiro con l’arco e canottaggio. Si proseguirà con il nuoto, pallanuoto e badminton, boxe, dressage, scherma, ginnastica artistica, pallamano, hokey, judo, tiro, ping pong, taekwondo, tennis, beach volley e pallavolo, sollevamento pesi.
A questi incontri si aggiungeranno anche le prove di basket, canoa (slalom), vela, skateboarding (street) e surf.
Successivamente toccherà al rugby e poi ancora al baseball. In seguito partiranno le gare di ciclismo (BMX), si disputeranno le gare di atletica leggera, equitazione, trampolino (ginnastica artistica). Debutterà la lotta ed a seguire il nuoto sincronizzato, lo sprint (canoa), il ciclismo su pista. Si partirà poi con i cavalli: si disputerà la gara di salto per l’equitazione. Negli ultimi giorni si torna sullo skateboard per la prova park, vedremo il karate, mentre le gare di ginnastica ritmica si terranno a partire da data successiva. Anche in questo caso non mancherà ovviamente la classica maratona, che solitamente si svolge nelle fasi finali della manifestazione.
I tornei di basket e pallavolo si svolgeranno, contemporaneamente alle altre discipline sportive, per tutta la durata dei giochi.
C. S.