Nel bicentenario dell’Arma dei Carabinieri l’omaggio al vicebrigadiere Giovanni Mazzotta, Medaglia d’Oro al merito civile: “Nobile esempio di elette virtù civiche”

Nel bicentenario dell’Arma dei Carabinieri l’omaggio al vicebrigadiere Giovanni Mazzotta, Medaglia d’Oro al merito civile: “Nobile esempio di elette virtù civiche”

PIGNATARO M. – Omaggio al compianto vicebrigadiere Giovanni Mazzotta, Medaglia d’oro al merito civile, sabato 20 dicembre 2014 al cimitero di Pignataro Maggiore, in occasione del bicentenario dell’Arma dei carabinieri. Dopo gli onori militari alla tomba, il cappellano militare don Gianni Ciorra ha celebrato una Santa Messa nella cappella cimiteriale conosciuta come “Cappellone”. Presente alla commemorazione il figlio del vicebrigadiere Giovanni Mazzotta, il dottor Francesco Mazzotta, che ha ricevuto dalle mani del comandante provinciale dei carabinieri di Caserta, colonnello Giancarlo Scafuri – il quale ha ricordato le qualità umane e professionali del militare Medaglia d’oro al merito civile – un attestato di riconoscenza a firma del comandante generale dell’Arma, generale di corpo d’armata Leonardo Gallitelli. Con il dottor Francesco Mazzotta la moglie signora Anna Cafaro e  il figlio che in ricordo del nonno si chiama appunto Giovanni Mazzotta.

Presenti altresì alla cerimonia numerosi esponenti dell’Arma dei carabinieri, tra i quali il comandante della Legione Campania, generale di brigata Gianfranco Cavallo; il comandante della Compagnia di Capua, capitano Giovanni De Risi; il comandante e il vicecomandante della Stazione di Pignataro Maggiore, marescialli Raffaele Gallo e Marco Passato, con il vicebrigadiere Eraclio Vessella che ha letto la commovente “Preghiera del carabiniere”. L’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore era rappresentata dal sindaco Raimondo Cuccaro e dall’assessore Giorgio Vito.

Il vicebrigadiere dei carabinieri Giovanni Mazzotta si spense nella città dell’Agro caleno il 28 ottobre 1989, dopo che per tantissimi anni era stato in servizio alla locale Stazione. Giovanni Mazzotta era residente con la famiglia a Pignataro Maggiore dal 1959 dove tuttora vivono la vedova signora Maria Galimi e il figlio dottor Francesco Mazzotta, molto conosciuto per la sua professione di veterinario. La Medaglia d’oro al merito civile al carabiniere Giovanni Mazzotta era stata conferita il 15 novembre 2007 per un episodio di oltre mezzo secolo prima, quando fu ferito in un conflitto a fuoco avvenuto a Baselice, in provincia di Benevento. Un altro carabiniere, Paolo Giuri, fu ucciso. Ecco il motivo del conferimento della Medaglia d’oro al carabiniere Giovanni Mazzotta: “Militare effettivo a stazione distaccata, scortava, unitamente ad un commilitone, un ufficiale esattoriale che doveva eseguire un sequestro presso una masseria, il cui proprietario era considerato particolarmente pericoloso. Giunto in prossimità dell’edificio, con spiccato coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, affrontava il destinatario del provvedimento che, armato di fucile, aveva esploso alcuni colpi d’arma da fuoco ferendo gravemente il commilitone. Benché anch’egli colpito, soccorreva l’altro militare esponendosi all’azione di fuoco del malvivente, che si dileguava subito dopo, consentendo l’intervento dei rinforzi ed il trasporto in ospedale del parigrado ferito. Nobile esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere. 9 maggio 1956 – Baselice (BN)”. Giovanni Mazzotta era nato a San Pietro in Amantea (provincia di Cosenza) il 14 marzo 1925; nel 1955, a Melicuccà (provincia di Reggio Calabria), sarebbero state celebrate le nozze tra il carabiniere e Maria Galimi. Poi la residenza a Pozzuoli, dove è nato il figlio Francesco.

La Medaglia d’oro al merito civile – alla memoria – è stata altresì conferita al carabiniere Paolo Giuri, che in quell’occasione, il 9 maggio 1956, era con il commilitone Giovanni Mazzotta. Ecco il motivo del conferimento della Medaglia d’oro al carabiniere Paolo Giuri: “Militare effettivo a stazione distaccata, scortava, unitamente ad un commilitone, un ufficiale esattoriale che doveva eseguire un sequestro presso una masseria, il cui proprietario era considerato particolarmente pericoloso. Giunto in prossimità dell’edificio, con spiccato coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, affrontava il destinatario del provvedimento che gli si faceva improvvisamente incontro armato di fucile, venendo proditoriamente ferito al volto da un colpo esploso dal malvivente, accasciandosi al suolo. Il militare decedeva dopo pochi giorni a causa delle gravi lesioni riportate. Nobile esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio. 9 maggio 1956 – Baselice (BN)”. Il carabiniere Paolo Giuri era originario di Leverano (provincia di Lecce), dove alla Medaglia d’oro è stata intitolata una piazza. Ora i cittadini di Pignataro Maggiore attendono che l’Amministrazione comunale renda a sua volta omaggio al vicebrigadiere Giovanni Mazzotta, Medaglia d’oro al merito civile, con una pubblica cerimonia e con l’intitolazione di una strada o di una piazza. Stimato da tutti a Pignataro Maggiore, Giovanni Mazzotta era conosciuto non solo per l’alto senso del dovere ma anche per la carica di umanità che metteva al servizio dell’Arma dei carabinieri e dei cittadini. Senso del dovere e umanità che nel vicebrigadiere Giovanni Mazzotta si coniugavano – come è dimostrato dall’episodio per il quale gli è stata conferita la Medaglia d’oro –  con un non comune ardimento.

 

Red. Cro.

Commenta con Facebook