Omicidio Lubrano: Abbate insiste sul movente della vendetta del boss Martinelli

Omicidio Lubrano: Abbate insiste sul movente della vendetta del boss Martinelli

PIGNATARO MAGGIORE – Ieri, davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – presidente Alaya -, è stato escusso il collaboratore di giustizia Antonio Abbate, nell’ambito del processo sull’omicidio di Raffaele Lubrano detto “Lello”, figlio del boss Vincenzo Lubrano e genero di Lorenzo Nuvoletta. Sentito dal pubblico ministero e dal collegio difensivo, Abbate era l’ultimo teste della Procura della Repubblica. Il pentito ha riferito che Lubrano si sarebbe incontrato con sua madre, chiedendole di convincere il figlio, Antonio, a ritrattare le accuse mosse contro di lui per l’uccisione del fratello di Enrico Martinelli. Lubrano avrebbe cercato così di scampare alla morte. La prossima seduta del processo – che vede imputati Franco Bianco, Mario Mauro, Massimo Vitolo, Vincenzo Schiavone e Giuseppe Misso – è fissata per la prima settimana di luglio.

 

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