AVERSA – Nel corso della notte, i carabinieri del reparto territoriale di Aversa, hanno fermato sei persone, tutte appartenenti al “clan dei Casalesi”, gruppo Schiavone, operante nell’agro aversano e nel litorale domizio. L’operazione, legata a quella portata a termine il 5 giugno, nel corso della quale erano stati arrestati altri 10 camorristi, ha consentito di “smantellare il sodalizio criminale che attualmente gestiva il racket delle estorsioni nei confronti di imprenditori ed esercenti nella provincia di Caserta”, si legge in una nota dei Carabinieri. L’attivita’ e’ stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli e ha documentato che “tutte le estorsioni sono state commesse avvalendosi del tipico metodo mafioso caratterizzato da minacce e violenze nei confronti della vittime”.
Tra le persone arrestate nell’ambito dell’operazione ”anti-pizzo” figura anche Oreste Reccia, 42enne di San Cipriano d’Aversa, indicato anche da collaboratori di giustizia, anche recenti, come l’attuale responsabile del clan dei Casalesi per la riscossione dei ratei estorsivi su tutto l’agro aversano. Secondo quanto accertato, gli altri appartenenti al gruppo, oggi finiti in manette, erano soliti fare capo a lui per organizzare le attivita’ di controllo del territorio e per garantire agli appartenenti al clan ed alle famiglie dei reclusi lo stipendio mensile. Gli imprenditori, infatti, sono stati costretti a pagare il pizzo tre volte l’anno ma con l’operazione di oggi si e’ potuto evitare che le vittime corrispondessero la tranche relativa ad agosto.