Operazione antidoping: denunciato anche un corriere casertano

Operazione antidoping: denunciato anche un corriere casertano




CASERTA – Nuova operazione dei Carabinieri contro il sempre più dilagante  e pericoloso fenomeno del doping, che, malgrado le svariate azioni repressive poste in atto dai militari dell’Arma e da tutti quegli altri apparati dello Stato deputati al tutela e alla salvaguardia dell’ordine pubblico e al controllo ed eventuale ripristino di tutte quelle condizioni che soprassiedono alla difesa della salute collettiva e i continui moniti di medici e sanitari sulle conseguenze, a volte, anche tragiche, derivanti a loro uso, non accenna a diminuire. Anzi, assume aspetti sempre più preoccupanti. Questa volta, è toccato ai Carabinieri di Sassuolo dare un altro duro colpo al fiorente e redditizio mercato delle sostanze dopanti che, in più occasioni, ha addirittura scatenato gli appetiti e le brame di questa  di quella branca della criminalità organizzata. Al termine di una meticolosa serie di indagini ed accertamenti, Fiamme d’Argento sassuolesi, sono riuscite a venire a capo di un cartello di delinquenti che. facendo leva su una fitta e ramificata rete di fiancheggiatori  complici, avevano esso si vasto giro di cessione ed interscambio di farmaci che, assunti dallo sportivo di turno(nel caso specifico, da un considerevole numero di ciclisti amatoriali, dei quali alcuni, per raggiungere i loro scopi, si servivano anche di pericolosissimi farmaci antitumorali), ne miglioravano notevolmente le prestazioni agonistiche. Ma, come è risaputo, non è tutto oro quello che luccica. Oltre a non dare sempre il beneficio della prestazione desiderata(in più di una occasione, che ne assume la dose che, in altre circostanze, gli ha giovato, permettendogli di ottenere buoni risultati, per mantenere il ritmo della propria striscia di risultati positivi, è costretto, con i rischi che ciò comporta, a prenderne quantità sempre più elevate), i principi attivi di tali sostanze farmaceutiche, specialmente se assunti clandestinamente e, quindi, senza alcun controllo medico, come, purtroppo, avviene nella quasi totalità dei casi, possono essere e, di sovente, sono causa di conseguenze molto sgradite, tra cui perfino la morte. Il nuovo intervento degli uomini della Benemerita(l’operazione de quo, parafrasando ad arte il celeberrimo slogan pubblicitario lanciato da Lottomatica, è stata intitolata “Ti piace vincere facile?), è partito verso la  metà dell’anno passato, quando, in seguito alla perquisizione dell’appartamento di un ciclista che gareggiava nelle categorie dilettantistiche, erano saltati fuori, con una modica quantità di cocaina, un certo numero di sostanze dopanti, alcune delle quali ad esclusivo uso di ospedali e centri curativi. A coordinare l’intera operazione la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, che, a lavoro ultimato, ha provveduto a denunciare, a piede libero ben nove persone di Caserta, Formigene, Sassuolo e Maranello. Per loro, oltre a quella di induzione alla malsana pratica del doping, le accuse sono quelle di ricettazione, trasporto abusivo di farmaci proibiti ed uso e commercializzazione di sostanze vietate, quali strumenti atti a fornire all’atleta che ne fa uso la possibilità di resistere più a lungo nelle gare in cui è chiamato a competere e anche di ottenere risultati ritenuti prestigiosi. Non solo. Gli uomini in divisa che hanno lavorato al più che fruttuoso progetto investigativo, hanno proceduto ad una serie di nuove perquisizioni domiciliari, riuscendo a recuperare e a sequestrare sostanze dopanti e capi di medicinali proibiti(ci riferiamo, ovviamente, a steroidi, androgeni, anabolizzanti, gonatropine, ed epoiteine, del tipo epo e cera), che erano distribuite in migliaia di pillole e fiale per un valore di mercato che si aggira intorno ai 70mila Euro. Si pensi che, durante un accurato controllo a casa d uno dei nove individui finiti nei guai con la Giustizia è stato rivenuto e sottoposto a regime di sequestro perfino un aggeggio a centrifuga, del tipo di quelli che s adoperano per saggiare i valori dell’ematocrito, che è na tecnica adoperata per tenere sotto controllo l’ossigenazione del sangue degli atleti. Gli incaricati delle indagini hanno fatto Bingo in seguito alle fruttuose risultanze di una serie di pedinamenti ed appostamenti, sulla scorta dei quali sono riusciti anche ad individuare il fornitore di tutto il materiale dopante che giungeva in zona. Si tratta di un correre della provincia di Caserta che, apparentemente, trasportava mozzarella di bufala campana. A smascherarlo, la professionalità e l’ottimo lavoro ei Carabinieri di stanza a Sassuolo, che, bloccatolo quando meno se lo aspettava, hanno coperto che, in mezzo al prelibato prodotto gastronomico dell’artigianato di Terra di Lavoro, erano abilmente celate ben altre tipologie di prodotti. Questi ultimi assolutamente non paragonabili, nella maniera più assoluta, alla rinomata bontà e alla ricercata sapidità della mozzarella campana. Grazie alla nuova operazione condotta dai militari dell’Arma operanti nella splendida cittadina emiliana, dunque, si è posto fine ad un’altra filiera delinquenziale che, alla fine, avrebbe prodotto depressione, solitudine e morte fisica e mentale in tutte le vittime(gli atleti, in primis) di quella che può e deve essere indicata co e una perversa spirale violenza e gratuita prevaricazione. Già perché, in situazioni come questa, spesso entrano di prepotenza esponenti di questo o quel clan malavitoso che, per i loro sporchi e, manco a dirlo, lucrosi tornaconti, obbligano tutti gli sportivi che possono ad usare le pericolosissime sostanze di cui gestiscono il giro. E’ da supporre, quindi, che proprio per questo aspetto della questione gli investigatori che conducono le specifiche indagini muoveranno passi ancora più concreti per scoperchiare tutto il pentolone una inchiesta che “bolle” ancora e che, nel breve volgere di qualche giorno, sicuramente porterà a nuovi e clamorosi sviluppi.

Daniele Palazzo
 

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