NAPOLI – Avrebbe fatto sparire da un fascicolo affidato al pm della DDA Catello Maresca i verbali contenenti le dichiarazioni di una testimone il 47enne brigadiere dei carabinieri Carmine Confuorto, residente ad Afragola (Napoli) e attualmente in congedo, in passato in servizio presso la DDA partenopea. L’ex militare figura tra le 16 persone arrestate questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta nell’ambito dell’operazione Titano 2 che ha smantellato il gruppo facente parte della fazione Schiavone dei Casalesi dedito alle estorsioni e al business dei videopoker e attivo nei comuni di Aversa, Casal Di Principe e Cancello Arnone. Undici persone erano in stato di liberta’, quattro provvedimenti sono stati notificati in carcere mentre l’ultimo e’ stato reso noto al destinatario che era agli arresti domiciliari. Confuorto e’ indagato per favoreggiamento personale e falso, ma non risulta coinvolto nelle attivita’ del gruppo Schiavone. Gli episodi che lo riguardano sono emersi durante le indagini dei carabinieri relativi ad alcuni soggetti vicini ai Casalesi, tra cui il 48enne Giuseppe Massarini e il 33enne Michele Iorio, arrestati questa mattina ed entrambi di Afragola. In particolare Confuorto avrebbe favorito un incontro tra i due soggetti ed un terzo indagato; i tre individui erano tutti armati, circostanza di cui, secondo l’accusa, Confuorto sarebbe stato a conoscenza ma che omise di impedire. Da quel momento il militare e’ stato osservato attentamente fin quando non ha fatto sparire importanti documenti dal fascicolo del pm Maresca. Quest’ultimo e’ il titolare dell’indagine Titano 2 insieme ai sostituti della DDA Cesare Sirignano, Giovanni Conzo, Antonello Ardituro e Maurizio Giordano; l’ordinanza e’ stata invece emessa dal gip di Napoli Isabella Iaselli.
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