VITULAZIO – Se vi capiterà di avere dei problemi di abusi edilizi con i vicini, mettete in conto tanta pazienza soltanto per un sopralluogo, figuriamoci per una demolizione. Ne sa qualcosa il signor G.A. che da cinque anni lavora tra la Toscana, la Valle d’Aosta e la Polonia, ma che periodicamente ritorna nella sua casa di via Tutuni. Nel settembre del 2012, dopo vari mesi passati lontano da Vitulazio, l’uomo è rientrato e, con enorme sorpresa, ha dovuto prendere atto che i suoi vicini avevano realizzato tutta una serie di opere – giudicate dal diretto interessato abusive. Una baracca realizzata ad un metro dalla sua abitazione, una porta e le finestre al garage, un canile (con tanto di tettoia e un buco nella pavimentazione, probabilmente uno scarico allacciato alla fognatura), la cantina resa abitabile e le modifiche strutturali a un appartamento mansardato al secondo piano: tutto rigorosamente senza alcuna autorizzazione – sostiene G.A.
In una prima nota dell’8 ottobre 2012, il signor G.A. denuncia gli abusi all’Ufficio tecnico comunale e ai vigili urbani, e sollecita un intervento per la rimozione delle strutture abusive. Non ricevendo risposte, chiama e preannuncia l’invio di tutta la documentazione catastale e fotografica, che puntualmente, il 16 ottobre 2012, arriva negli uffici vitulatini. Finalmente il 6 novembre viene effettuato un sopralluogo e l’Utc riscontra gli abusi e ordina ai responsabili di sanarli. Da questo momento, però, si interrompono le comunicazioni. Il signor G.A. dal 27 novembre fino all’ultima nota del 10 giugno 2013 chiede invano all’Ufficio tecnico e alla polizia municipale di costringere i responsabili a sanare di fatto gli abusi, ma nulla accade. I vicini smontano soltanto una baracca, ma non toccano tutto il resto. Così la questione finisce nelle maglie della giustizia, con tutte le sue lungaggini che quasi sicuramente porteranno all’esasperazione i contendenti. Allora la domanda sorge spontanea: non potevano risolvere tutto per tempo gli uffici comunali?
Red. cro.