VITULAZIO – Era il lontano 14 dicembre 2005 (per la velocità dei nostri tempi, quasi un’era geologica) quando l’allora e attuale sindaco di Vitulazio, Luigi Romano, portò in Consiglio comunale la proposta di autorizzare un parco commerciale di 90.000 metri quadratinella zona
compresa tra la via Appia e la Strada Provinciale numero142. Apartire dal precedente mese di novembre, infatti, erano arrivate in tal senso le istanze di due società: la Sepem di Michele Sepe e la Sudcom srl. Quella proposta scatenò le proteste della popolazione locale che, attraverso l’azione del gruppo “Uniti per Vitulazio”, dell’allora Consigliere comunale Franco Criscione e di molti commercianti, si concretizzarono in ricorsi e manifestazioni contrarie, le quali accompagnarono la successiva conferenza dei servizi del 20 gennaio 2006 e il rilascio – nel successivo mese di giugno – del permesso di costruire.
Il comitato cittadino che si costituì ad argine del progetto dell’Amministrazione Romano, presentò ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania contro il Comune di Vitulazio, la Regione Campania, l’Amministrazione Provinciale di Caserta, l’Autorità di Bacino dei Fiumi Liri, Garigliano e Volturno, il Ministero Beni Culturali e Ambientali, la Soprintendenza ai Beni Archeologici Napoli-Caserta-Benevento; nei confronti della Sepem e della Sudcom; per l’annullamento “del Permesso di Costruire prot. n. 13399 del 12/06/2006 per la realizzazione di un edificio a destinazione commerciale; di ogni altro atto presupposto, connesso o conseguenziale, comunque lesivo dei diritti dei ricorrenti”.
Con decreto monocratico depositato venerdì scorso (13 novembre 2015), il presidente della terza sezione del Tar Campania ha dichiarato perento il ricorso perché non è stata presentata nuova istanza di fissazione di udienza dalle parti interessate.
Leggi il decreto del Tar campania: Tar Uniti per Vitulazio
Red. cro.