BELLONA – Una politica di gestione collettiva con una conoscenza e coscienza del proprio territorio. E’ questo lo scopo della progettazione cardine del corrente anno scolastico della Dante Alighieri di Bellona, diretta dal prof. Luca Antropoli. Un’iniziativa finanziata dalla Regione Campania nell’ambito delle priorità a favore dello sviluppo sostenibile a difesa dell’ambiente. Cinque i moduli pensati, tre conclusi, il quarto in atto e appena dopo le festività pasquali staccherà il pass il quinto. Una didattica di learnig by doing dove sono stati coinvolti 20 adulti del territorio – Giovanna Antropoli, Angelina Carusone, Antonella Cenname, Rosita Del Bene, Iolanda Festa, Giovanna Fiata, Giovanna Floreale, Concetta Galluccio Elena e Patrizia Nadja Graziano, Vincenzo Lamberti, Rosita Teresa Landi, Giorgio Magliocca, Rosa Massaro, Antonietta Panico, Filomena Ricciardi, Maria Filomena Romano, Gabriele Russo, Carmelina Sgueglia e Veronica Verde – che da “formati” diventeranno “ formatori”. Durante il primo modulo, condotto dai proff. Simone Pietro Russo e Mariateresa Scialdone, sono stati messi a disposizione tutti gli strumenti informatici per creare anche uno storyboard un modo per condividere e comunicare facilmente l’insieme di tutte le attività svolte e per spiegare al meglio le conoscenze acquisite. Il secondo percorso, a proposito delle energie alternative, è stato curato dai proff. Giacomo Cafaro e Raffaele Graziano; il terzo, riguardo alle normative del riciclo, ha visto il coinvolgimento attivo del dott. Giovanni Marra e del prof. Angelo Veltre. In questa fase gli “scolari” hanno visitato il SRL di Gricignano d’Aversa, un sistema industriale integrato per valorizzare i rifiuti d’imballaggio. Il quarto laboratorio in atto, pensato e curato dalla prof. Mariarosaria Coppola e assistita dal prof. Danilo Scialdone, è calibrato sulla valorizzazione del materiale di riciclo che porta alla creazione di nuove materie prime, un mercato in forte espansione. Ed a proposito di “riciclaggio creativo”, i futuri formatori, per arricchire le loro conoscenze, in questi giorni hanno visitato la fondazione “Plart”, il museo della plastica. Insomma, pare che lo scopo principale dell’iniziativa sia in dirittura d’arrivo: formare l’adulto per imparare vivere in maniera sostenibile dando il proprio contributo al contrasto del buco nell’ozono e alla lotta al riscaldamento globale.