PIGNATARO M. – Liliana Veronica De Rosa, Adriana Marcela Brunosono due dei tanti emigranti pignataresi italo argentini, invece sono emigrati in America a Manchster dove addirittura c’è una piccola “pignataro” innestata nella comunità Locale. Poi c’è la “clases de Italiano” Ciudad de Buonos Aires, c ‘è Paulino che scrive al padre da Buenos Aires e vi sono tanti altri pignataresi in giro per il mondo che attendono di essere conosciuti, studiati e valorizzati. Per questo è partito, presso la scuola Media “Martone” di Pignataro un interessante laboratorio di storia sugli emigranti pignataresi, e più in generale sull’emigrazione a Pignataro Maggiore e nell’agro, e i docenti già stanno lavorando alacremente con lo scopo di organizzare un lavoro che possa essere da stimolo per i giovani alunni e le generazioni future.
L’appassionante lavoro di ricerca di lettere, foto, riflessioni e documenti già sta dando i primi risultati: c’è la lettera scritta da Paulino Audino, residente in via Tacuari 178 a Buenos Aires, proprietario di “empresa de pompas funebre” diretta al padre e c’è la storia di Andrea Vastano emigrato in America e sopravvissuto al naufragio della nave “Andrea Doria” il 20 luglio 1956. Andrea , 48 anni, la moglie Concettina 43 anni e la figlia Pina di 8 anni furono salvati insieme a Pasquale che si era gettato in mare da una nave svedese. Il laboratorio, coordinato dal Preside Paolo Mesolella, prevede la collaborazione dei docenti Giovanna Caimano, Valeria Prencipe, Angelo Martino, Carla Caimano, Pietro Pezzulo e studia il periodo di tempo che va tra gli anni 1882-1883 e gli anni 1890-1892, i due periodi cruciali dell’emigrazione a Pignataro dove il fenomeno incide in maniera significativa sul tessuto sociale..
Il laboratorio si pone in linea con l’interessante studio di Giuseppe Civile (Il Comune rustico) che andrebbe letto anche a scuola, e che a proposito di Emigranti pignataresi scrive: a partire dal 1884 fino al 1901 le statistiche fanno registrare per Pignataro 702 emigranti, un dato approssimativo per difetto a causa del diffuso fenomeno dell’emigrazione clandestina che nel nostro caso sembra superare le 900 unità. Solo nel 1901 emigrano ufficialmente da Pignataro 147 contadini. Di questi 110 emigrano negli Stati Uniti, 29 in Canada, gli altri in Paesi dell’America Latina. Un’emigrazione, ovviamente, che riguarda soprattutto i maschi adulti. Tra questi 152 emigranti infatti, non ci sono ragazzi ma solo due donne. Ed è interessante scoprire cosa facevano nel nuovo paese questi 152 emigranti: 107 rimanevano contadini o pastori. gli altri invece erano facchini, braccianti, giornalieri senza qualificazione, muratori, domestici (!), girovaghi ed emigranti “senz’altra condizione”.