Concorso esterno: passa in giudicato la sentenza che ha assolto Magliocca

Concorso esterno: passa in giudicato la sentenza che ha assolto Magliocca

PIGNATARO M. – Secondo quanto diffuso in queste ore dal diretto interessato, la sentenza di assoluzione della Corte d’Appello di Napoli nei confronti dell’ex sindaco Giorgio Magliocca è passata in giudicato. La Procura Generale e il Comune di Pignataro Maggiore hanno rinunciato a ricorrere in Cassazione contro la sentenza che ha assolto in secondo grado l’ex primo cittadino di Pignataro Maggiore dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Magliocca ha affidato ai social media un messaggio di soddisfazione sulla chiusura del procedimento penale che lo portò in carcere nel 2011: “Ora possiamo finalmente dire che è davvero finita! La sentenza di secondo grado con la quale il 9 dicembre scorso, confermando quella di primo, la Corte d’appello mi assolveva con la più ampia formula, “perché il fatto non sussiste”, dall’infamante accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, è passata in giudicato. La Procura ha infatti rinunciato al ricorso in Cassazione. Termina una fase difficile della mia vita.Undici mesi di ingiusta detenzione. Lontano dagli affetti. Dalla mia famiglia. Dai miei bimbi. Dipinto come un mostro dai Tg e giornali nazionali. Ho sofferto. Ma non mi sono mai arreso. Ce l’ho fatta anche grazie a tanti, tantissimi amici che non hanno mai dubitato della mia integrità morale. Amici che non hanno abbandonato la barca quando sembrava che fossi finito. Nonostante gli attacchi strumentali di alcuni fino a qualche giorno fa.Qualcuno mi ha chiesto se tornerò a fare politica in modo diretto: non lo so! So solo che la passione che provo per questo mondo, quello in cui prevale l’amore ed il rispetto per la gente, la tua gente sugli interessi personali, è tanta. Ci penserò, e se lo farò, sarà solo per passione. Ora, però, voglio guardare negli occhi i miei figli e raccontare loro cosa è successo realmente in quel maledetto 2011. Grazie a tutti!”

Red. cro.

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