PASTORANO – Le prossime elezioni amministrative, da quanto si sente dire nel mondo politico pastoranese, potrebbero sancire la definitiva rottura tra il candidato sindaco in pectore Gaetano Di Gaetano e colui che era considerato il suo padre putativo (da un punto di vista politico), l’ex primo cittadino Arcangelo Cuccaro. Da qualche tempo, infatti, i due si sarebbero allontanati, tanto che il primo ha definitivamente abbandonato il progetto de “Il Paese che Vorrei” per lanciare una sua creatura elettorale, “Pastorano ci piace”, e tra qualche mese si presenterà nelle vesti di sfidante del sindaco Giovanni Diana e degli altri candidati (Vincenzo Capezzuto e Vincenzo Russo).
La freddezza di Cuccaro per il nuovo progetto di Di Gaetano sarebbe provata dal poco entusiasmo (anche mediatico) mostrato in queste settimane e da un commento lasciato sotto un link che annunciava la pubblicazione di una lettera dell’ex consigliere comunale.“Non sappiamo – scrive il due volte primo cittadino – come e perchè questo post sia capitato sulla pagina ufficiale de “Il Paese che Vorrei”, ma ci corre l’obbligo di ricordare a chi legge, che “Il Paese che Vorrei” non ha niente da spartire con il gruppo elettorale “Pastorano ci piace”. Tutto ciò per evitare equivoci, strumentalizzazioni, illazioni, e…doppiogiochisti! Ci auguriamo che questo “incidente” non capiti più!”. Insomma, un commento che la dice lunga sull’accoglienza ricevuta dal nuovo progetto elettorale.
Resta da capire quale sia il motivo di questo allontanamento, vista l’antica amicizia e la lunga vicinanza politica tra i due. Cuccaro, punto di riferimento storico del mondo politico dell’Agro caleno, si è sempre fatto portatore dei valori e dei principi della sinistra ideologica. Di Gaetano, dopo anni all’ombra del “maestro”, invece, sembra aver abbandonato le ortodosse declinazioni di quei principi per abbracciare la politica 2.0 dei social network (non a caso la sua lista nasce come gruppo facebook), postideologica e populista, che non trova in un gruppo socio-culturale prestabilito la propria base, ma cerca di raccogliere consensi a destra e a manca. Quello del leader di “Pastorano ci piace” ha le fattezze di un “parricidio” sia da un punto di vista ideale che da un punto di vista politico. Al momento, però, leggendo il commento piccato di Cuccaro, qualcuno sta tentando di farlo passare per “figlicidio”.
Red. Pol.