PASTORANO – E’ in stampa il nuovo libro di Antonio Bonacci. L’autore ha insegnato in varie scuole medie come docente di lettere e come insegnate di Storia e Filosofia nei licei. Nel febbraio del 1989 si iscrisse nell’elenco dei pubblicisti dell’ordine regionale della Campania. Ha collaborato con vari quotidiani. Il Tempo, I Roma, il Giornale della Campania, Il Corriere di Caserta, il mensile “Itinerario” è stato direttore responsabile di una emittente televisiva. “ New Antena Sud”.
Ecco l’introduzione
Ormai non c’è più niente da sperare. Ne ha passate tante ha perso il conto delle disgrazie subite. Il primo marito depresso si è impiccato a causa del licenziamento, la figlia minore è morta per una malattia sconosciuta, lei ha perso in banca tutti i suoi risparmi, ha provato anche l’umiliazione del carcere, il secondo compagno messo sotto protezione è stato ucciso dalla camorra, un figlio è divenuto spacciatore ed è stato ucciso in un conflitto a fuoco. Abdullah, compagno della figlia Nadine, è morto come martire dell’islamismo. Alexander il nipote ha subito un trapianto renale dopo anni di dialisi. Cosa altro doveva aspettare dalla vita. Dolori, pianti, delusione, sventure, mai un giorno di gioia eppure tutte quelle disgrazie non hanno piegato il suo ottimismo. “La vita va comunque vissuta – diceva – nonostante le sventure dovrò sopravvivere fino all’ultimo giorno della mia esistenza”. Negli ultimi anni si è impegnata a diffondere la parità tra uomini e donne. Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita circondata dall’affetto dei suoi cari e soprattutto dall’amore dei nipotini. È stata una donna speciale che ha subito, durante la sua vita, disgrazie, disavventure umiliazioni, dolori inenarrabili ma non si è mai piegata di fronte alle difficoltà, ha affrontato un destino crudele che le ha fatto trascorrere una vita terribile con poche gioie e tanti dolori. Nessun altro essere umano poteva riuscire a sopportare tutto ciò. Ha lottato con coraggio, non si è mai arresa di fronte alle difficoltà della vita e per questi motivi deve essere presa come esempio. Si è messa al servizio di altre donne sfortunate che hanno subito aggressioni, stupri da parte di uomini violenti. “Bisogna combattere gli atteggiamenti razzisti, misogini di molti mariti”-diceva-. Le ha invitate a reagire a ribellarsi a tali incresciose situazioni condividendo pienamente un messaggio di Einstein che diceva: ” Il mondo è pericoloso non a causa di chi fa del male ma causa di chi lo lascia fare e non fa niente per evitarlo”. Il suo ottimismo lo portò con sé fino alla morte. Sulla tomba fece scrivere le seguenti parole : “ La morte non esiste è parte della mostra vita. Quando ci siamo noi la morte non c’è, quando ci sarà la morte non ci saremo più “. Tutto ciò pensava Nicol, la donna rumena che ripercorreva in una specie di amarcord tutta la sua vita fatta di molte delusioni e poche gioie. Questa la sua odissea.