PASTORANO – Saranno settimane ad alta tensione quelle che dividono il Comune di Pastorano dal 31 dicembre 2015. Entro quel giorno, infatti, dovranno essere conclusi i lavori di pavimentazione stradale e arredo urbano delle frazioni San Secondino e Pantuliano, perché diversamente l’Ente perderebbe il finanziamento da 1.050.000 euro della Regione Campania e dovrebbe utilizzare le proprie non certo cospicue risorse. Per questo la Dlm Costruzioni srl è a lavoro alacremente per terminare i lavori in meno di due mesi, scatenando da subito le lamentele degli abitanti della frazione di San Secondino. La pagina facebook “Pastorano Ci Piace”, che raccoglie gli umori dell’utenza locale, ha postato questo messaggio: “Di seguito pubblichiamo la foto di Via Capriglione (guarda la foto accanto), frazione di San Secondino, interessata da qualche giorno da lavori di pavimentazione stradale; ci è stato segnalato che i predetti lavori saranno portati a termine non prima del 31/12/2015. Noi curatori di questa pagina, poniamo una domanda a chi ci segue, o meglio, la poniamo ai diretti interessati, era giusto bloccare un comune intero, chiudendo una delle vie principali, proprio a ridosso delle festività natalizie, di conseguenza creando disagio non solo ai residenti, ma anche ai commercianti del posto?”. Insomma, per rispondere alle domande dei gestori del gruppo virtuale, quello degli abitanti delle due frazioni, più che essere un Natale sotto la neve, sarà sicuramente un Natale tra la polvere e l’asfalto.
L’ultimazione dei lavori, però, più che essere messa in pericolo dai residenti, potrebbe essere messa in discussione dagli scontenti dell’esito della gara d’appalto. Con la determinazione numero 40 del 17.3.2015, infatti, il responsabile del servizio aveva assegnato la vittoria della gara alla Dlm Costruzioni srl, società di Casapesenna il cui responsabile legale è Luigi Maria Diana. L’esito aveva spinto la Igm Costruzioni srl a presentare ricorso al Tar della Campania (leggi qui), il quale – con sentenza depositata il 15 ottobre – aveva accolto l’istanza e aveva ordinato alla commissione di gara di rivalutare le offerte pervenute poiché – scrivevano i giudici amministrativi – “riguardo alla mancanza di una espressa comminatoria di assegnazione di un punteggio pari a zero per l’ipotesi in cui la documentazione giustificativa dell’offerta temporale fosse stata inidonea, avendo la lex specialis espressamente limitato tale eventualità all’assenza tout court, anche parziale, della stessa o alla presenza di aspetti contenutistici discordanti; a ben vedere, tale previsione costituisce mera replicazione di cause tipiche di esclusione riguardanti l’offerta in termini di incompletezza o incertezza. Tale considerazione è, di per sé, sufficiente per ritenere l’illegittimità dell’azione amministrativa, quantomeno sotto il profilo dell’eccesso di potere per sviamento, avendo la stazione appaltante ritenuto di perseguire l’interesse pubblico all’individuazione della migliore offerta in gara, attenuando l’intensità del giudizio di valore espresso nei confronti di quella della ricorrente, limitatamente all’elemento «tempo», quando ben altra avrebbe dovuto essere la determinazione da assumere secondo le disposizioni del bando”.
Vista la possibilità di perdere il finanziamento, in gran fretta la commissione presieduta dal Segretario comunale si è riunita il 22 ottobre 2015 analizzando – secondo quanto emerge dal verbale – soltanto l’offerta della Igm Costruzioni, la quale è stata ritenuta “generica al punto da risultare incerta ed incompleta” e “oltre a non essere analitica non contiene alcun riferimento alla gara d’appalto” – scrivono i commissari. Per questi motivi la Igm è stata estromessa e la Dlm Costruzioni si è vista assegnare definitivamente l’appalto. Il responsabile legale della ditta esclusa, Mario Iannone, però, ha fatto verbalizzare una dichiarazione nella quale sostiene che la commissione avrebbe palesemente violato la sentenza del Tar e che l’esclusione sarebbe illegittima. Vedremo se l’Igm tenterà ancora una volta di sovvertire l’esito della gara e se – soprattutto – i lavori saranno portati a termine entro fine anno.
Red. Cro.