CALVI R. – Nel nuovo comunicato diffuso in queste ore, la sezione del Partito Democratico di Calvi Risorta sostiene che, per colpa dell’Amministrazione comunale, dal 25 luglio 2015 non sarà più possibile costruire e l’edilizia privata sarà paralizzata:
Lanciamo un atto di accusa al Sindaco Marrocco, agli assessori e al dirigente dell’ufficio tecnico del Comune: non danno risposte alle richieste dei cittadini e delle imprese in merito ai permessi a costruire giacenti da mesi e mesi nelle stanze del comune, il settore “edilizia privata” è praticamente abbandonato.
La questione è gravissima.
In base all’art. 1 comma 3 del Regolamento di attuazione per il governo del territorio N°5 del 04/08/2011 i piani regolatori generali perdono efficacia dopo 18 mesi dell’entrata in vigore del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Alla scadenza dei 18 mesi, nei comuni privi di PUC (Piano Urbanistico Comunale) si applica la disciplina dell’art. 9 del DPR 380/01 che impone limiti restrittivi all’edificazione (praticamente non si potrà più edificare).
Con DRG n.605 del 20/12/2013 è stato modificato il precitato art. 1 comma 3 del regolamento di attuazione per il Governo del Territorio N°5 del 04/08/2011 per cui il termine per l’approvazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale) è stato prorogato da 18 a 36 mesi dall’entrata in vigore del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
La provincia di Caserta, con nota n° 47584 del 26/05/2015 indirizzata ai sindaci della provincia di Caserta, ha comunicato, che il predetto termine regolamentare decorre, nella provincia di Caserta, dal 25/07/2015. A decorrere da questa data il vigente Piano Regolatore perderà efficacia.
Considerando che il comune di Calvi Risorta non ha provveduto alla stesura del PUC (Piano Urbanistico Comunale), a decorrere dal 25/07/2015 scatterà il blocco dell’edificazione e non si potranno più realizzare opere di interesse pubblico. In base alla norma, saranno penalizzati anche coloro i quali hanno in giacenza presso l’ufficio tecnico comunale, richieste di permesso a costruire, se entro tale data non saranno in possesso del titolo abilitativo.
Stiamo vivendo anni bui che mai si erano visti. Il settore Urbanistica non ha un assessore che si interessa dei problemi dei cittadini e la situazione si aggrava ogni giorno di più.
L’edilizia è ferma: le imprese edili, le maestranze e i tecnici locali stentano a lavorare. Il comparto è fermo: falegnami, fabbri, idraulici, elettricisti, imbianchini arrancano. I cittadini aspettano le autorizzazioni amministrative che tardano ad arrivare. Le cause non possono attribuirsi solo alla crisi economica in Italia; la colpa è anche della politica messa in atto da questa amministrazione comunale. Esiste una mancanza di programmazione, una scarsa ricerca di risorse economiche e uno scarso senso di come si amministra la cosa pubblica da parte dei nostri consiglieri comunali.
L’urbanistica è il cuore pulsante dell’Ente, da li provengono le maggiori entrate che poi dovrebbero essere rimesse in moto per le spese varie: manutenzione scuole, strade, manutenzione impianti ecc.
ad oggi non si muove foglia, molte imprese hanno dovuto licenziare tutto il personale. Quello edile è uno dei settori che da sempre, insieme a pochi altri, ha costituito il traino dell’economia di Calvi Risorta.
La data del 25 luglio 2015 in cui scatterà il blocco dell’edificazione è alle porte (visto che l’amministrazione non ha provveduto alla stesura del PUC – Piano Urbanistico Comunale) e da quel momento tutti gli operatori del settore edile cosa faranno? Tutti quei cittadini che avevano il sogno di potersi costruire una casa, cosa faranno?
Chi è il vero responsabile di tutto questo?
A voi la risposta.
PD Calvi Risorta