PIGNATARO M. – Le proteste dei cittadini che abitano nella zona 167 e una nota dell’Asl (la numero 2927), hanno costretto il sindaco Raimondo Cuccaro a intervenire per disciplinare i trattamenti agronomici utilizzati nel pescheto di via J.F. Kennedy, nel quale molto spesso venivano usati prodotti incompatibili con il vicino centro abitato. Così il primo cittadino, in qualità di autorità sanitaria locale, con l’ordinanza numero 73 del 7 ottobre scorso, ha imposto tutta una serie di prescrizioni a Raffaele Lubrano (residente a Vitulazio), nella sua veste di conduttore dei fondi che ospitano il frutteto.
Le indicazioni riportate nell’ordinanza riguardano: la distanza (di almeno 30 metri) dalle abitazioni e dalla via pubblica, dalle quali effettuare il trattamento con mezzi manuali; l’uso dei fitofarmaci (esclusivamente per scopi agricoli); gli orari nei quali non effettuare i trattamenti (dalle 9 alle 18); il lavaggio delle attrezzature in luoghi pubblici o privati, evitando la contaminazione di falde o corpi idrici destinati all’approvvigionamento idro-potabile; l’istallazione di appositi cartelli; la conservazione dei prodotti; lo smaltimento dei contenitori di pesticidi.
Lubrano potrà presentare ricorso all’ordinanza entro 60 giorni al Tribunale amministrativo della Campania o entro 120 giorni al Presidente della Repubblica. Violando le restrizioni, rischia tre mesi o una ammenda di 206 euro.
Red. cro.