PIGNATARO M. – I provvedimenti dell’Asl di Caserta contro un noto allevatore di Pignataro Maggiore, che imponevano il blocco dei movimenti e la macellazione di diciotto capi bufalini, sono legittimi. A stabilirlo sono stati i giudici del Tribunale amministrativo regionale della Campania a cui era stata sottoposta la questione.
Nel luglio del 2019, infatti, il personale dell’azienda sanitaria, a seguito di accertamenti, aveva riscontrato la positività alle prove della tubercolosi prima per tredici e, dopo qualche giorno, di altre cinque bufale. Per tale motivo, con due documenti aveva intimato al proprietario dei capi infetti di isolare gli animali positivi, di bloccare qualsiasi movimento da e per l’allevamento e di macellarli.
L’allevatore a quel punto ha deciso di ricorrere al Tar chiedendo l’annullamento dei due provvedimenti. Ritenendo il ricorso infondato in ogni sua parte, invece, la quinta sezione del tribunale amministrativo partenopeo ha rigettato l’istanza e ha condannato il ricorrente alle spese di giudizio (1500 euro, oltre oneri previsti).
Vi proponiamo la sentenza pubblicata lo scorso 7 gennaio 2021: Tar – sentenza capi bufalini
Red.