Pignataro e Sparanise: “sorvegliati speciali” per la qualità dell’aria e ospitanti due siti potenzialmente inquinati

Pignataro e Sparanise: “sorvegliati speciali” per la qualità dell’aria e ospitanti due siti potenzialmente inquinati

PIGNATARO M./SPARANISE – Che aria tira? Non pura: Pignataro Maggiore e Sparanise sono “sorvegliati speciali”, infatti, per quanto riguarda la qualità dell’aria che si respira. Nel Piano regionale di bonifica 2013, i due paesi dell’Agro Caleno sono stati inseriti nelle “zone di osservazione”. In tali zone, così come spiegato nel documento (consultabile al link http://www.regione.campania.it/portal/media-type/html/user/anon/page/HOME_DettaglioRegioneInforma.psml?itemId=5031&ibName=NotiziaHomePage&theVectString=-1), “i livelli di uno o più inquinanti sono compresi tra il “valore limite” ed il “valore di tolleranza”.

Grafico inserito nel Piano regionale di bonifica pubblicato il 5 giugno 2013

Per quanto riguarda la produzione di rifiuti speciali, bisogna sottolineare che i dati raccolti non sono del 2013, ma sono comunque abbastanza recenti. Secondo l’Arpac, la produzione di rifiuti speciali nel 2007 in Campania è di 4.523744 tonnellate, nel 2002 se ne producevano 3.801.211 tonnellate: i rifiuti speciali, dunque, sono sensibilmente aumentati in cinque anni. L’analisi territoriale della distribuzione della produzione di rifiuti speciali dimostra come questa sia concentrata lungo la fascia costiera del territorio, nelle province di Napoli, Caserta e Salerno. “Importante” viene definito il polo di produzione della zona Asi di Pignataro Maggiore, insieme a quelli di altre città campane. Inoltre, secondo le norme attualmente in vigore, vengono identificate, in base alla natura e alla quantità delle sostanze pericolose, industrie a rischio di incidente: ci sono stabilimenti in cui sono o possono essere presenti sostanze pericolose in quantità uguale o superiore a un certo limite individuato. Due di questi stabilimenti si troverebbero nell’Agro Caleno, uno a Pignataro Maggiore e l’altro a Camigliano.

Non finiscono qui le notizie che si possono consultare sul sito web della Regione Campania. Tra i paesi che “ospitano” siti potenzialmente inquinati, in attesa di indagini preliminari, secondo il Piano regionale di bonifica” pubblicato il 5 giugno del 2013, (leggi anche https://www.caleno24ore.it/wordpress/21900/piano-regionale-di-bonifica-2013-a-calvi-la-maglia-nera-seguono-pastorano-bellona-camigliano-e-giano-vetusto.html), ci sono anche Pignataro e Sparanise con quattro località censite. A Pignataro Maggiore ci sono la discarica comunale in località Cauciano e la località dove sorge, o almeno sorgeva al momento in cui sono stati redatti i dati regionali, la società “IGAT”, sulla strada statale Appia. A Sparanise, invece, si trovano censiti la cava dismessa “Calce Idrata” e il sito in cui si trova o trovava la società “Gra. Mar.”.

Red. cro.

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