Pignataro, il Comune “salva” il Natale con i finanziamenti della Regione al concorso canoro “Caruso”. Alla rassegna degli “Amici della Musica” pochi spiccioli e un direttore artistico che non si è mai occupato di canto lirico  

Pignataro, il Comune “salva” il Natale con i finanziamenti della Regione al concorso canoro “Caruso”. Alla rassegna degli “Amici della Musica” pochi spiccioli e un direttore artistico che non si è mai occupato di canto lirico  

PIGNATARO M. – C’era una volta il concorso Internazionale di Canto Lirico “Enrico Caruso”, la manifestazione organizzata dalla gloriosa associazione culturale “Amici della Musica” che portava a Pignataro Maggiore concertisti provenienti da tutto il mondo. Oggi quella manifestazione è diventato uno specchietto per le allodole, una dicitura per sovvenzionare i concerti natalizi e un appuntamento estivo, riservando una piccola parte del finanziamento (e l’apporto di un direttore artistico tutt’altro che esperto del settore) all’associazione di via Vescovado.
Ma andiamo con ordine. Il Comune di Pignataro Maggiore ha partecipato al programma operativo complementare (poc) 2014-2020 della Regione Campania, intitolato linea strategica “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura” azione 3: “Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale”. Da Palazzo Scorpio, per il programma “giugno 2019 – giugno 2020”, è stato presentato un progetto intitolato Concorso Internazionale di Canto Lirico “Caruso” “Pignataro Paese della Musica”, ricevendo un finanziamento di 45.500 euro, integrati da 10mila euro messi a disposizione dall’Ente di via Municipio.
Apparentemente il progetto avrebbe dovuto riportare in auge la rassegna che negli anni’90 aveva fatto affluire nell’Agro caleno concertisti provenienti da ogni angolo del mondo. Il progetto redatto a Palazzo Scorpio, invece, è servito all’Amministrazione comunale per assicurarsi i fondi necessari per allietare le festività natalizie. Così, senza contare i costi sostenuti per gli eventi del 31 dicembre (dei quali al momento non abbiamo contezza), dei fondi destinati agli eventi canori restano la miseria di poco più di 17mila euro. Ma non finisce qui. Secondo il progetto presentato dall’Ente di via Municipio alla Regione, il 27 giugno 2020 dovrebbe svolgersi anche il concerto dal titolo “Paoli canta Paoli” con Gino Paoli.
Visti i conti e volendo fare una previsione, è probabile che alla rassegna internazionale “Caruso”, l’evento cardine del progetto per cui è stato chiesto il finanziamento, vengano destinati meno di diecimila euro. Una paghetta per un concorso che, secondo le promesse, avrebbe dovuto avere – come riporta il progetto – “una funzione di attrattore turistico, divenendo occasione, per le persone provenienti da altre zone d’Italia e dai paesi esteri di conoscenza delle bellezze del territorio”. Inoltre, visto che le “disgrazie” non vengono mai da sole, i poveri “Amici della Musica”, oltre a vedersi tra le mani meno di un quarto del finanziamento, per far funzionale la rassegna che si svolgerà dal 3 al 9 giugno 2020, avranno a disposizione un direttore artistico che non ha, a quanto pare, alcuna competenza musicale. Il giornalista Pasquale De Rosa (indicato nel progetto) alla “modica” cifra di 1000 euro, a giudicare dal curriculum, dovrà occuparsi di un campo con il quale pare abbia poca dimestichezza.

Red. Pol.

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