Pignataro, il movimento #bastaimpianti diffonde il resoconto della conferenza dei servizi del 9/2

Pignataro, il movimento #bastaimpianti diffonde il resoconto della conferenza dei servizi del 9/2

PIGNATARO M. – Di seguito la nota stampa diffusa dal movimento #bastaimpianti di Pignataro Maggiore:

Le estenuanti lotte del popolo dell’Agro Caleno per la salvaguardia del nostro territorio continuano. Gli impianti dei Fratelli Gentile e di Euthalia sono solo gli utimi due di una serie di attacchi che stanno distruggendo il nostro patrimonio sin dagli anni 90, con procedimenti burocratici iniziati nel 2017 e terminati nel 2020.
Oggi siamo alle prese con una nuova richiesta da parte dei Fratelli Gentile, di un ulteriore impianto per lo smaltimento e gestione di rifiuti pericolosi e non pericolosi, nonché per le emissioni in atmosfera di polveri.
Il nuovo impianto, sorgerebbe nella zona ASI di Pigntaro Maggiore, nell’ex zuccherificio Kerò e nascerebbe come discarica e impianto per lo smaltimento di elementi ferrosi con una portata di 103.000 tonnellate annuali.
Tale impianto, attraverso il trattamento, stoccaggio e smaltimento del materiale ferroso, porterà sicuramente sia a un aumento di inquinamento dell’aria, per la presenza di polveri derivanti proprio dal trattamento stesso, sia per la presenza quotidiana di mezzi su gomma/strada (camion che trasportano tali materiali), in una zona già fortemente compromessa per la presenza, a pochi centinaia di metri di distanza, della Centrale Elettrica di Sparanise, della discarica abusiva ancora non bonificata della ex Pozzi, dalla presenza di altri impianti di trattamento rifiuti sia nella stessa zona Pozzi, sia nella zona ASI e sia nella vicinora zona industriale di Pastorano.
Tale impianto, inoltre, andrebbe ad aumentare l’impatto inquinante sulle numerose aziende agro alimentari presenti nella zona ASI, sulle aziende bufaline per la produzione della mozzarella a marchio DOP e sulle aziende agricole presenti nelle vicinanze.
L’iter burocratico per la realizzazione è già iniziato.
La Regione Campania ha dato il suo assenso (come al solito) escludendo anche il passaggio al VIA (Valutazione Impatto Ambientale). La prima Conferenza dei Servizi è stata espletata il 9 febbraio 2021, svolta in via telematica per le norme vigenti anti Covid.
La ditta ha presentato la progettazione e le proprie motivazioni (come al solito sempre perfette e salutari).
L’ARPAC ( Agenzia Regionale Protezione Ambientale) ha dato parere favorevole (come al solito).
L’ASI ( Area Sviluppo Industriale), il cui piano è ormai fermo da decenni, si riserva di dare il suo parere (come al solito).
Il Comune di Pignataro Maggiore, dopo aver presentato ricorso al TAR nel mese di ottobre 2020 per bloccare l’iter, attraverso il delegato del Sindaco Giorgio Magliocca, ha ribadito il suo parere NON FAVOREVOLE.
La Provincia di Caserta comunica il suo parere NON FAVOREVOLE, in quanto l’impianto non risulta compatibile con le previsioni provinciali. Valutazione a nostro parere molto generica. Pertanto si invita la Provincia, attraverso gli uffici predisposti, a far pervenire al responsabile della Conferenza dei Sevizi motivazioni più dettagliate a riguardo.
Il Movimento #bastaimpianti ha presentato al responsabile della Conferenza, Avv. Giuseppe Miniero, documentazione dettagliata riguardo le numerose criticità (sopracitate solo in parte) nell’istallazione dell’impianto.
Dai verbali della conferenza emerge che la prossima seduta (data da destinarsi) sarà DECISORIA sull’autorizzazione alla realizzazione di tale impianto. Invitiamo tutte le agenzie impegnate e coinvolte a valutare attentamente le proprie decisioni.
Noi del Movimento #bastaimpianti saremo vigili e attenti. Come al solito presenteremo le nostre documentazioni e rimostranze.
Il nostro territorio ha bisogno di altro, non di reiterate richieste di impianti di monnezza da parte di imprenditori privati, senza scrupoli e appoggiati dal politicotto di turno. Come sempre e se è necessario scenderemo in strada.
Si ringraziano quanti a titolo assolutamente gratuito collaborano fattivamente a produrre documentazione inerente tutto ciò che può servire alla salvaguardia del terriorio.
C.S.
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