PIGNATARO M. – La Magistratura mette probabilmente la parola fine ad una brutta vicenda di maltrattamenti che si è consumata tra le mura domestiche di una famiglia di Pignataro Maggiore. Una donna – D.L.G., quarantacinquenne madre di due ragazze -, dopo aver subito a più riprese le angherie del marito, lo aveva denunciato per violenza sessuale, lesioni personali e minacce. Dopodiché il sostituto procuratore, dottor Armando Bosso, appurata la fondatezza delle accuse, aveva chiesto il giudizio immediato. Richiesta poi accordata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la dottoressa Ivana Salvatore.
Lunedì scorso (27 settembre) la Terza sezione penale – collegio C del Tribunale sammaritano, presieduta dal giudice Francesco Rugarli (a latere i giudici Antonio Riccio e Giorgio Pacelli), ha condannato P.G., quarantacinquenne pignatarese compagno della donna, a due anni e sei mesi di reclusione per maltrattamenti aggravati nei confronti della moglie e delle due figlie. L’uomo, oltre alle spese processuali proprie e di costituzione delle parti civili, dovrà versare una provvisionale a favore delle vittime che il collegio giudicante ha quantificato in ventunomila euro (settemila euro per ognuna delle parti). In virtù della condanna, inoltre, in altra sede sarà stabilita anche l’entità del risarcimento danni che l’imputato dovrà corrispondere alla moglie (rappresentata dall’avvocato Luciano Polizzi, del foro di Santa Maria Capua Vetere), in proprio e quale rappresentante delle figlie minori. Relativamente all’accusa di violenza sessuale, i giudici hanno assolto l’imputato perché il “fatto non sussiste”. Questo è quanto emerge dal dispositivo della sentenza che sarà depositata entro sessanta giorni.
Si spera che almeno il pronunciamento possa riportare un po’ di serenità alle vittime dei maltrattamenti riconosciuti in sede di giudizio, dopo mesi di tensioni che avevano spinto addirittura l’autorità giudiziaria a emettere – in fase di indagine – nei confronti di P.G. prima una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie e alle due figlie minorenni, e in seguito il divieto di dimora nel comune di Pignataro Maggiore.
Red. Cro.