PIGNATARO M. – Gli oneri di urbanizzazione diventano una fonte di insperate risorse per le casse del Comune di Pignataro Maggiore. Nonostante nella zona non sembri fervere una grande attività edilizia e urbanistica, da Palazzo Scorpio contano di raccogliere e di riutilizzare più di 660mila euro in tre anni (dal 2019 al 2021) da questa particolare voce di bilancio.
Il contributo per oneri di urbanizzazione è il corrispettivo versato, da chi costruisce nuove strutture sul territorio comunale, a titolo di partecipazione ai costi delle opere di urbanizzazione primaria (strade residenziali, spazi di sosta o di parcheggio, fognature, ecc.) e secondaria (asili nido e scuole materne, mercati di quartiere, delegazioni comunali, impianti sportivi, ecc.). Il calcolo dei pagamenti è stabilito in base ad alcuni parametri come l’andamento demografico del comune, le caratteristiche geografiche, le destinazioni di zona previste negli strumenti urbanistici vigenti, e i limiti e rapporti minimi inderogabili fissati in applicazione della legge.
Proprio facendo leva su queste entrate, da via Municipio nei prossimi anni prevedono una spesa – spalmata su più voci – di 250mila euro per il 2019, 273.509,71 euro per il 2020 e di 50mila euro per il 2021 (nel prospetto allegato sono state modificate soltanto alcune voci, anche se la spesa totale resta invariata N.d.R.). Ma c’è di più. I responsabili della contabilità comunale prevedono di utilizzare ulteriori 175mila euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione (non sappiamo se da sottrarre o da aggiungere a quelli già previsti nella tabella) per ristrutturare il bene confiscato alla camorra noto come ex villa Ligato.
Con deliberazione numero 141 del 14 novembre scorso, infatti, la Giunta comunale ha dato il proprio assenso alla partecipazione del Comune al bando di finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati attraverso lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione architettonica. Secondo quanto previsto dal decreto dirigenziale regionale numero 47 del 27.09.2019 pubblicato sul Burc numero 56 del 30.09.2019, la Regione, attraverso le risorse “Fondo unico per i Beni confiscati”, assegnerà un contributo massimo è di 100mila euro.
Per il progetto, finalizzato alla ristrutturazione di “Masseria Conte” che prevede una spesa di 175.759,14 euro, il Responsabile unico del procedimento, Girolamo Parente, ha chiesto un finanziamento di 60mila euro. La restante parte (115.759,14euro) sarà reperita dagli oneri di urbanizzazione da spendere nel 2020.
Red. Cro.