PIGNATARO M. – Il 2015 a Pignataro Maggiore si conclude con un’ottima notizia in vista del 2016, quando la sesta edizione della Rassegna di musica popolare organizzata dalla Associazione culturale “Arianova” tornerà, ovviamente d’estate, nella centralissima piazza Umberto I. L’annuncio sarà fatto il 29 dicembre 2015 nel corso di una conferenza stampa di presentazione che si terrà alle ore 19 nel locali del “Circolo Unione” appunto in piazza Umberto I.
In attesa di far conoscere ai nostri lettori tutti i dettagli dell’edizione 2016 della Rassegna di musica popolare – come si è detto la sesta -, pubblichiamo intanto di seguito il testo integrale di un comunicato stampa che ci è stato inviato dagli “Arianova”.
“Il 17, 18 e 19 settembre 2015 si è tenuta la V Rassegna di Musica Popolare, organizzata dall’Associazione Culturale ARIANOVA (per la direzione artistica), l’impegno logistico del Comitato Festeggiamenti di S. Vito Martire, la gestione pubblicitaria e grafica delle amiche e degli amici di Caserterrae e la collaborazione spontanea di molti amici e sostenitori dell’Associazione.
Le tre giornate sono state dedicate alla musica, ai canti, ai balli ed agli strumenti della tradizione popolare (con l’interessante mostra allestita e l’esposizione e presentazione di molti strumenti autocostruiti) nella magnifica cornice del Borgo Castelluccio. Proprio dal seminario/incontro sulle danze (Pizziche, Tammurriate, Ballarelle, Riggitana/Aspromontese) è nata l’idea di organizzare, da parte dell’Associazione Culturale ARIANOVA, con la collaborazione di Alessandra MARIANO e Mimmo MORELLO, un corso sulla Cultura del ballo in cerchio del Sud dell’Italia ed in particolare della Calabria (in corso).
La Regione ospite del 2015 è stata la Basilicata con le “Officine Popolari Lucane” di Pietro Cirillo che con il ritmo magico della tarantella, espressione di una storia millenaria, ha contagiato il folto pubblico presente.
Il concerto finale del Gruppo Popolare ARIANOVA ha concluso la tre giorni di Rassegna con Ospiti d’eccezione che hanno portato la tradizione del luogo di provenienza (Marcianise con il “ballo sul tamburo”, zona Matesina con le tipiche Ballarelle e la Calabria con i suoni dell’Aspromonte) ed hanno mantenuta alta l’attenzione del folto pubblico presente.
L’obiettivo generale della manifestazione è la riproposizione, ad un pubblico vasto ed eterogeneo, della Musica e della Cultura Popolare, nell’ottica della devozione e della tradizione, collegata a quella che gli antropologi definiscono ancora oggi “tradizione orale”; la musica che utilizza ancora strumenti tradizionali (unitamente a quelli classici), magari sconosciuti a molti.
Ciò allo scopo di effettuare un recupero delle testimonianze del passato in un territorio dove, invero, si è assistito, e tutt’ora si assiste, passivamente, all’incessante scomparsa delle stesse che ormai rischiano di rimanere al lumicino.
Allora, rivolgendo l’attenzione alla riscoperta delle particolarità locali, quale elemento di valorizzazione di un territorio, la Rassegna vuole diventare, sempre più, un punto fermo, un evento straordinario, nel panorama variegato e, a volte, “disordinato”, se non mediocre, delle manifestazioni similari sul territorio per la diffusione ed il recupero dei “valori” legati alla “Cultura di origine”.
La Rassegna, dunque, nello spirito dello statuto dell’Associazione, si pone i seguenti obiettivi specifici:
1 – Valorizzare la cultura di tradizione orale, in particolare quella musicale;
2 – Promuovere la musica come mezzo di aggregazione per sollecitare, risvegliare e soddisfare, nella nostra comunità, quei bisogni di socialità legati ad un comune senso di appartenenza;
3 – Favorire la conoscenza e la diffusione degli stili musicali tradizionali e l’incontro tra tradizioni e stili musicali popolari differenti, invitando una Regione diversa in ogni edizione della manifestazione;
4 – Produrre e diffondere a mezzo editoriale e concertistico, le testimonianze del lavoro di ricerca compiuto in ambito musicale.
Le scorse edizioni hanno visto la partecipazione della Campania (I), Puglia (II), Calabria (III) e Sicilia (IV) e, come detto prima, la Basilicata (V).
È intenzione dell’Associazione, il prossimo 2016 (VI edizione della Rassegna), dedicare la Manifestazione ad una Regione che, probabilmente, poco si conosce dal punto di vista della tradizione coreutico – musicale: la SARDEGNA.
È inutile ricordare lo sforzo richiesto per l’organizzazione di queste giornate, sia dal punto di vista logistico che economico-finanziario; è per tale motivo che quest’anno abbiamo voluto anticipare il lancio della Manifestazione nell’ottica del coinvolgimento dei concittadini e, soprattutto, degli Enti preposti anche alla diffusione della Cultura e della valorizzazione del Territorio, in primis l’Amministrazione Comunale, attuale e futura (viste le elezioni previste della primavera 2016), ma anche l’EPT, la Pro Loco, la Regione, la CCIAA, ed altre Parti Interessate (STAKEHOLDERS) come le banche e/o altre Aziende del territorio”.
Red.