PIGNATARO MAGGIORE – Risolto il “giallo” della cannonata di via Cavella, dopo che aveva contribuito a rendere se possibile ancora più caldo questo rovente (politicamente parlando) agosto pignatarese: come immaginato dai più, il bersaglio era proprio l’assessore Gerardo Del Vecchio, dal cui quartier generale – cioè il bar che gestisce con la moglie – è arrivata la replica.
L’intera vicenda, in sintesi, è questa. Il 6 agosto 2020, corredato da tre fotografie che anche qui riportiamo per i nostri pochi ma affezionati lettori, è apparso un messaggio sulla pagina Facebook di Pina e Gaetano Aniello, già in precedenza autori di altre prese di posizione in materia di tutela dell’ambiente. Ecco il testo integrale del messaggio di Pina e Gaetano Aniello: “A Pignataro Maggiore confinante con la strada di via Calvi e a ridosso del centro abitato vi è un esteso appezzamento di terreno letteralmente tappezzato di pezzi di plastica nera in degradazione derivanti da tubi di irrigazione e teli per la pacciamatura precedentemente posati. La plastica è stata frantumata dalla sfalciatura in un tentativo di pulizia del terreno e che il vento sta sparpagliando lungo la strada. Sullo stesso terreno è presente una piattaforma di recente realizzazione che è a servizio di un pubblico locale. Di provvedere a trovare responsabilità per bonificarlo al più presto in quanto se il terreno venisse lavorato la plastica sarebbe seppellita occultandola e inquinandolo ulteriormente. Posso anche pensare che questa cosa si sia ripetuta negli anni precedenti rendendo il terreno più inquinato di come appare in superficie. Ritengo che non ci sia stata una adeguata vigilanza da parte delle autorità competenti, evidenziando una scarsa attenzione all’ambiente e al controllo del proprio territorio”.
Una cannonata che può essere tradotta in questo modo, a nostro avviso: “Egregio Gerardo Del Vecchio, visto che su una quota di quel terreno ha realizzato la piattaforma per il suo bar e visto che lei è un assessore, non dovrebbe sentirsi particolarmente investito della responsabilità di bonificare il sito?”. Si è quindi sviluppato un confronto, sempre su Facebook, tra Gerardo Del Vecchio da una parte e Pina e Gaetano Aniello dall’altra. Gerardo Del Vecchio, in evidente difficoltà, ha scritto: “Una parte del terreno in questione è stata presa in affitto da mia moglie Ketty da meno di 1 mese, purtroppo sullo stesso sono presenti residui delle vecchie coltivazioni che, con un po’ di tempo, stiamo cercando di bonificare è già stata fatta una prima sistemazione. L’area è vasta e c’è bisogno di tempo per ripristinarla”. Pina e Gaetano Aniello così gli hanno risposto, a noi pare in maniera ironica, riferendosi al doppio ruolo (politico e imprenditoriale) dell’assessore: “Il reato ambientale già è stato fatto e continua si deve denunciare e vanno ricercate responsabilità. Non è di sua competenza togliere la plastica perché c’è un interesse personale anche se l’azione è lodevole”. Gerardo Del Vecchio – cui sembra non essere sfuggita la punzecchiatura ironica – ha replicato ancora: “Concordo, il problema è stato creato in precedenza e da altri soggetti, noi, per rispetto di tutti, stiamo cercando comunque di pulire”.
Va segnalato – a condimento della portata politica della vicenda – che il messaggio iniziale di Pina e Gaetano Aniello tra i vari “mi piace” su Facebook ha ottenuto pure quello dell’avvocato Angela Del Vecchio, sorella dell’assessore Rossella Del Vecchio. Di quest’ultima i nostri lettori conoscono tutti i dettagli del duro scontro con il sindaco Giorgio Magliocca per il famoso “caso Lubrano-Felicità”.
Politica a parte, adesso l’opinione pubblica chiede di sapere se della questione sollevata dal messaggio di Pina e Gaetano Aniello si occuperanno non solo Gerardo Del Vecchio e la moglie Ketty, tra la preparazione di un cocktail e l’altro, semmai un “Fernandito”, in onore del loro potente amico Mario Turino detto “Fernando”, un soggetto con il quale Gerardo Del Vecchio si impegnò nella campagna elettorale amministrativa del 2016 in cui fu eletto consigliere comunale. Chissà se interverrà l’Amministrazione cittadina di Pignataro Maggiore di cui lo stesso Gerardo Del Vecchio è assessore o se vi saranno accertamenti della Polizia locale (al comando del maggiore Alberto Parente) la cui delega è proprio dell’appena citato assessore. Gerardo Del Vecchio intanto forse sta sorseggiando (è ovvio) un “Fernandito” con l’amico “Fernando”.
Red. Cro.