PIGNATARO M. – Si conclude con una parziale sconfitta per il Comune di Pignataro Maggiore la vertenza ribattezzata Leone-Palumbo, diventata da tempo oggetto di discussione nell’opinione pubblica locale per la notorietà delle famiglie protagoniste della vicenda che ha visto in prima linea anche l’Ente che ha sede a Palazzo Scorpio. Ma andiamo con ordine.
La professoressa Rita Leone, proprietaria di un’abitazione nel comune pignatarese, aveva presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania contro il Comune, chiedendo l’annullamento del permesso di costruire numero 7 del 2018, rilasciato il 15/06/2018 dal Dirigente dell’Ufficio tecnico comunale al suo vicino, il signor Vincenzo Palumbo, per la costruzione di una abitazione.
In precedenza, il Tar aveva già annullato un permesso per violazione delle distanze ed in quanto il garage non aveva un’uscita a norma. Dopo tale sentenza, il signor Palumbo aveva chiesto un nuovo permesso di costruire senza tuttavia – si legge nella sentenza – emendare i vizi sostanziali delle opere realizzate in base al permesso di costruire annullato.
Con riferimento all’attuale ricorso, i giudici amministrativi avevano già accolto una domanda di tutela e con ordinanza numero 2985 del 3 giugno 2019 era stata disposta una verificazione, “finalizzata a fare chiarezza, previo esperimento degli opportuni sopralluoghi e tenuto conto delle contrapposte affermazioni fatte delle parti stesse”.
A seguito della consegna della relazione tecnica di verifica e dell’udienza dello scorso 27 novembre, l’ottava sezione del Tar ha accolto in parte il ricorso e ha annullato in parte il permesso di costruire rilasciato al signor Palumbo, compensando le spese di giudizio e liquidando le spese al verificatore attribuendole in egual misura tra la ricorrente, il controinteressato e il Comune di Pignataro Maggiore; come si evince dalla sentenza depositata l’11 dicembre scorso e che vi proponiamo integralmente.

Sentenza Tar – Comune di Pignataro – Leone

Red. Cro.