CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa dell’ex sindaco Giovanni Marrocco e del gruppo Calvi RisorGe:
“Calvi sommersa dai rifiuti, questo il risultato del servizio appaltato dall’amministrazione Marrocco a dicembre 2015…” bla, bla, bla…
Sono queste alcune delle sconclusionate e populiste affermazioni da piena campagna elettorale, presenti sul web, sui manifesti e negli articoli realizzati dagli aspiranti amministratori del PD caleno. Ma crediamo che proprio di campagna elettorale i cittadini, in questo particolare momento di difficoltà, non ne vogliono proprio sentir parlare e chi li sta nauseando non siamo certamente noi, anzi ad essere nauseati siamo noi stessi, stufi nel subire attacchi da chi ha nei nostri confronti un livore personale e da chi, pur avendo sulle spalle tutte le responsabilità del “disastro caleno”, gongola pensando che il silenzio sia vantaggioso per la sua eventuale candidatura, ignaro che i cittadini abbiano già tratto le loro conclusioni sulle risultanze delle “disamministrazioni” passate. (Interi trattati molto noti ai più!!!)
Ancora una volta nella loro sempiterna voglia di attaccare ad ogni costo Marrocco e la sua Amministrazione, hanno mancato clamorosamente il bersaglio.
È senz’altro vero che l’Amministrazione Marrocco, nel momento in cui non era più possibile procedere con continue proroghe tecniche, ha affidato il servizio in parola con regolare gara d’appalto, un appalto che lo stesso Commissario prefettizio ha pubblicamente definito “all’avanguardia”. Ma una cosa è affidare il servizio, altra cosa è seguirne l’esatto adempimento da parte del gestore incaricato, compito che spetta ai funzionari preposti e, con funzione di impulso, di indirizzo e di controllo successivo, allo stesso Commissario.
Tutti capiscono perciò che, se il servizio non viene svolto in questi ultimi mesi alla stregua di quanto previsto nel capitolato d’oneri e nell’ordinanza sindacale che indica le modalità di effettuazione del servizio, non possono essere di certo addebitate colpe a Marrocco, anche in considerazione del fatto che, fino al mese di marzo, il servizio era regolarmente reso ed il paese era pulito.
Un servizio controllato quotidianamente dagli Amministratori checchè ne dicano alcuni strimpellatori e urlatori tuttologi (magari!!! Ne abbiamo bisogno!) che continuano imperterriti a denigrare il proprio paese, offendendo se stessi. Nonostante le oggettive difficoltà, l’Amministrazione Marrocco stava conducendo una politica di rigore, con serietà, onestà e competenza e lo dimostrano i lavori portati a termine, che avrebbero contribuito al rilancio di Calvi Risorta.
E quasi come un tormentone estivo “la band targata PD” strimpella sempre la stessa musica, un ritornello imparato a memoria (trattasi però di memoria breve, fatti e misfatti del passato vengono ben custoditi!!!) e nulla ha da “blaterare” sulla chiusura del gioiello caleno: LA PISCINA!!! Che vergogna, per una volta lo vogliamo dire pure noi!!! Che pena ci fate!!! Ritornando alla questione “raccolta rifiuti”, l’articolo 11, comma 3, del capitolato d’oneri prevede che si proceda al pagamento di un acconto dell’80% delle fatture presentate dal gestore in attesa della verifica dei servizi svolti e del rispetto delle norme del capitolato da parte dell’ufficio tecnico comunale; spetta pertanto al tecnico incaricato (chi!!!!!!) dal commissario verificare e contestare gli inadempimenti del gestore, procedendo alla decurtazione del 20% dell’importo fatturato, qualora lo stesso accerti violazioni da parte del gestore: parliamo ad oggi di un taglio della spesa corrente di quasi 100.000,00 €, manna dal cielo per una gestione commissariale che ha deliberato (forse troppo frettolosamente?) l’impossibilità di garantire il pareggio di bilancio, ma che al contempo non procede all’automatica applicazione di clausole previste nel capitolato del contratto di igiene urbana!
Per quanto attiene invece il deposito incontrollato di rifiuti ad ogni ora e in ogni luogo questo è da attribuire esclusivamente allo scarso senso civico di taluni cittadini; anche in questo caso avevamo previsto, come rimedio immediato di breve periodo, l’istituzione di guardie ambientali, progetto arenatosi da aprile in avanti, mentre nel lungo periodo non si può che intervenire con corsi di educazione ambientale presso le scuole primarie e medie.
Ciò che è più sconcertante, invece, è l’assurdità delle istanze che il Lombardi ed i suoi accoliti del PD (meglio noti come “smemorati caleni”….) hanno rivolto al Commissario attraverso la sottoscrizione di una petizione popolare, (una clamorosa presa in giro per i cittadini) con la raccolta di firme:
“Valuti la possibilità di procedere, nel più breve tempo possibile, alla risoluzione del contratto con la ditta incaricata per la raccolta dei rifiuti ovvero, in subordine, a ripristinare le tariffe relative all’anno 2015 considerato che anche nulla è cambiato rispetto alla raccolta che la società incaricata ha effettuato nell’anno precedente“. Questo è quanto hanno chiesto al Commissario con un vero e proprio comizio elettorale, alquanto di dubbia liceità, visto che siamo in periodo di commissariamento, e che rappresenterebbe la misura del loro impegno a risolvere la problematica! Senza voler ulteriormente discernere sulle tariffe deliberate per l’anno 2016, di cui abbiamo ampiamente dimostrato ragioni, cause e responsabilità.
Vorremmo ricordare a questi fantomatici sapientoni e tuttologi (magari!!! Ne abbiamo bisogno!!), che vorrebbero amministrare il paese, che un contratto non lo si può rescindere senza un valido motivo, quale può essere un inadempimento contrattuale, da far valere a seguito di contestazioni e diffide formali, oppure per il sopraggiungere di una interdittiva antimafia: in entrambi i casi occorrerebbe pagare i servizi resi e disporre un affidamento temporaneo alla stessa o ad altra ditta, al medesimo prezzo, nelle more dell’espletamento di una gara che durerebbe non meno di 6 mesi. Il ripristino delle tariffe 2015, in sostituzione delle tariffe del 2016, deliberate dal commissario in data 29 aprile 2016, è parimenti impossibile, sia perché era ormai decorso il termine del 30 aprile per l’approvazione del bilancio, sia perché viola l’obbligo di copertura integrale dei costi del servizio, con responsabilità per danno erariale. ALLA FACCIA DI CHI VORREBBE ADDEBITARCI IL MANCATO PAREGGIO DI BILANCIO! Il Commissario, inoltre, non è tenuto a dare alcuna risposta, pur configurandosi la raccolta di firme come petizione, non essendo presente il regolamento attuativo della norma statutaria che prevede tempi e modalità di presentazione delle petizioni. Ed allora se ne deve dedurre che Giovanni Lombardi, Giuliano Cipro, chiediamo scusa, PD e famigliola, e tutti coloro che hanno proposto tale petizione, abbiano volutamente prendere in giro i cittadini a soli fini elettoralistici, cosa già di per sé molto grave, ribadiamo, perchè in periodo di commissariamento, oppure ignorino queste disposizioni di legge, cosa altrettanto grave per chi si candida ad amministrare il paese!!!
Inoltre, per mera notizia e per chi l’avesse dimenticato, Calvi Risorta è stata amministrata da Antonio Caparco da molto prima del 1994 fino al 2004 e dal 2009 al 2014, tra maggioranza e minoranza quasi 30 anni di attività amministrativa; Giacomo Zacchia, Sindaco dal 2004 al 2008, per anni in amministrazione, affiancato “egregiamente(!!!)” da Giuliano, ops, Remo Cipro; Giovanni Marrocco, Sindaco per 20 mesi!!!! E vogliono far credere che tutti i “MALI” di Calvi sono da attribuire all’Amministrazione Marrocco in soli 20 mesi? che siano meno buffoni e più credibili!
VERGOGNA! Nel prossimo manifesto facessero un mea culpa e chiedessero loro scusa ai cittadini caleni.
Giovanni Marrocco e il Gruppo Calvi RisorGe