OPORTO – Il Napoli perde l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Un Porto pimpante riesce ad aggiudicarsi il match grazie alla rete di Jackson Martinez, a lungo corteggiato da De Laurentiis e Bigon durante lo scorso mercato estivo. Risultato finale quindi di 1 a 0, uno score ampiamente ribaltabile soprattutto se giovedì prossimo, al San Paolo, a scendere in campo saranno quegli azzurri che, nel corso di questa stagione, son stati capaci di battere Dortmund, Arsenal e Roma.
Benitez schiera la squadra con il consueto 4 2 3 1 ma opta per un duo d’interdizione particolarmente difensivo, mandando in campo Behrami e Henrique. Per il resto solita, o quasi, formazione con Reina in porta, Reveillere, Albiol, Britos, Ghoulam a formare la linea di difesa e Callejon, Hamsik e Insigne a supportare Higuain. Castro, neo allenatore dei lusitani, sistema i suoi con un offensivo 4 3 3. La formazione prevede Helton tra i pali, Danilo, Maicon, Mangala, Alex Sandro a difesa, Carlos Eduardo, Fernando, Defour a presidiare il centrocampo e Quaresma, Martinez, Varela in avanti. I padroni di casa si dimostreranno molto pericolosi in attacco ma poco brillanti nella retroguardia, come da tradizione lusitana. Per quanto riguarda il Napoli, credo Benitez abbia pensato principalmente a non prenderle, puntanto a giocarsi la qualificazione nella partita di ritorno, dove avremo dalla nostra il vantaggio del fattore campo. Passando all’analisi del match, fin dai primi minuti il Porto mette le cose ben in chiaro. Palleggio veloce e preciso che si concretizza in pericolose trame offensive. La prima minaccia arriva all’11’. Martinez impegna Reina che compie il primo miracolo della serata. Gli azzurri provano ad affidarsi ai lanci lunghi ma Higuain è troppo isolato in avanti. Ci prova ancora Martinez e al 19′ i draghi portoghesi troverebbero anche il vantaggio con Carlos Eduardo, ma la rete è annullata per off-side (dubbio, in verità). Le folate offensive dei partenopei sono sporadiche e, in quelle occasioni, mostrano un Higuain non brillante. La pressione di Quaresma e soci diminuisce nella seconda parte del primo tempo e gli ospiti si fanno vedere un po’ di più nella metà campo avversaria. Il più attivo è Callejon ma comunque le azioni pericolose latitano. I primi 45 minuti di gioco si chiudono perciò sullo 0 a 0.
La seconda frazione si apre con un altro super intervento di Reina su gran conclusione dalla distanza di Fernando. Pochi minuti dopo è Quaresma a provarci ma senza fortuna. Passato il pericolo, il Napoli crea 3 azione goal in 3 minuti. Al 51′ Hamsik si ricorda di essere in campo e da il via ad una azione che porta Higuain alla conclusione. Parata fortunatissima di Helton che sventa in calcio d’angolo. In seguito al corner è Albiol ad impegnare l’estremo difensore portoghese, che è ancora una volta abile a cavarsela. Al 53′ poi ci riprova Higuain ma la sua conclusione è ribattuta, incredibilmente, da Callejon. Ora sembra che gli azzurri possano mettere sotto i lusitani ma come vuole la più antica regola del calcio (goal sbagliato, goal subito) sono i padroni di casa ad andare in vantaggio. 56′, calcio d’angolo, Ghoulam respinge male di testa, perfetta coordinazione di Martinez che batte l’incolpevole Reina. I partenopei rispondono solo al 61′ con un tiraccio dalla distanza di Insigne. Al 73′ esce uno spento Hamsik ed entra Mertens. Successivamente subentreranno anche Pandev e Zapata. All’81 il Porto sfiora il raddoppio. Errore di posizione di Reveillere che consente un incursione avversaria in area che si conclude con un palo clamoroso. Nel finale è Zapata invece ad andare vicino al pareggio, all’83’ e al 91′. Il colombiano tuttavia non riesce a segnare e il risultato non camvia. L’appuntamento europeo si rinnova giovedì 20, intanto si torna in campo lunedì per la trasferta di Torino in campionato.
Vincenzo Cocozza