Potrebbe essere la vigilia di nuovi provvedimenti giudiziari a Pignataro Maggiore: l’attesa è nata a seguito di una richiesta di accesso telematico all’anagrafe fatta dai carabinieri a settembre e soddisfatta dal Comune solo cinque mesi dopo

Potrebbe essere la vigilia di nuovi provvedimenti giudiziari a Pignataro Maggiore: l’attesa è nata a seguito di una richiesta di accesso telematico all’anagrafe fatta dai carabinieri a settembre e soddisfatta dal Comune solo cinque mesi dopo

PIGNATARO MAGGIORE – Potrebbe essere la vigilia di altri provvedimenti giudiziari a Pignataro Maggiore, famigerata città conosciuta quale “Svizzera dei clan”. L’attesa si è fatta palpabile nel paese a seguito di una deliberazione di Giunta, la numero 28 del 18 febbraio 2020, avente ad oggetto la richiesta di accesso telematico all’archivio anagrafico comunale da parte della locale Stazione carabinieri. Pubblichiamo a corredo di questo nostro articolo l’appena citata deliberazione di Giunta comunale che è stata approvata all’unanimità dei presenti: il sindaco Giorgio Magliocca, il vicesindaco Antonio Palumbo e l’assessore Vincenzo Romagnuolo; assenti alla seduta gli assessori Rossella Del Vecchio e Gerardo Del Vecchio. Pubblichiamo, altresì, il testo integrale della convenzione che era stata firmata in precedenza, in data 6 febbraio 2020, tra il responsabile dei servizi demografici del Comune di Pignataro Maggiore, Ernesto D’Onofrio, e il comandante della Stazione carabinieri, maresciallo maggiore Raffaele Gallo.
I nostri pochi ma affezionati (e attenti) lettori noteranno che la Stazione carabinieri aveva chiesto l’autorizzazione alla consultazione online dell’archivio anagrafico del Comune “per gli adempimenti normativi e le finalità istituzionali” – come si legge nella deliberazione di Giunta – con una nota protocollata con il numero 6953, l’11 settembre 2019. In una data, cioè, che aveva preceduto di ben cinque mesi la firma della convenzione Comune-carabinieri e la deliberazione di Giunta. Proveranno un po’ di invidia i nostri lettori al pensiero che gli inquilini di Palazzo Scorpio (sede dell’Amministrazione comunale) avevano saputo oltre cinque mesi prima di loro della interessante consultazione online dell’archivio anagrafico del Comune da parte dell’Arma dei carabinieri. L’attesa, tuttavia, adesso è uguale per tutti: semplici cittadini (dal 28 febbraio 2020) e inquilini di Palazzo Scorpio (dall’11 settembre 2019) aspettano di sapere su che cosa i carabinieri stanno eventualmente indagando nella “Svizzera dei clan”.

La foto che pubblichiamo è stata scattata dal giornalista Enzo Palmesano.

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carabinieri-delibera-Giunta

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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