Prepararsi ad un concorso per la PA: le regole da seguire

Prepararsi ad un concorso per la PA: le regole da seguire

Lavorare nella Pubblica Amministrazione è spesso oggetto del desiderio in Italia. Dopo un breve periodo di vera e propria fuga dal posto fisso (in coincidenza con l’epoca del Covid), nella penisola sembra essere cominciato il percorso inverso. Quasi la metà dei lavoratori italiani, infatti, si definisce attratto dal tanto nominato “posto fisso”, anche se sono cambiati gli elementi che vanno a giustificare questa ricerca. Ad oggi, infatti, la percentuale di coloro che inseguono un posto di lavoro come questo è alla ricerca di “benessere fisico e mentale”, posizionato spesso davanti al bisogno di fare carriera. Per quanto riguarda però il caso italiano, per poter accedere ad un impiego pubblico per la Pubblica Amministrazione ad esempio, occorre obbligatoriamente passare attraverso un concorso.

Sostenerlo è infatti una tappa obbligatoria per intraprendere la carriera statale, a prescindere dalla collocazione. I concorsi, ovviamente diversificati, sono promossi tanto per l’assegnazione delle nuove cattedre nella scuola pubblica italiana tanto per il lavoro d’ufficio in un qualsiasi altro ambiente amministrativo, dalle poste agli uffici comunali o provinciali. Data la diversità dei concorsi statali a cui è possibile sottoporsi, è evidente come le regole da seguire siano molto astratte, proprio per poter essere adattate ad ogni ambito. Per quanto riguarda gli ambiti di studio più gettonati per tentare concorsi nella PA, particolarmente indicati sono i corsi di laurea della facoltà di scienze politiche o i master dell’area di scienze politiche, che possono naturalmente essere frequentati sia negli atenei tradizionali che nelle università telematiche come Unicusano, riconosciute dal MUR, ma molto dipende dal settore verso cui si è interessati.

Le alternative però possono essere molteplici. Una buona scelta per lavorare in questo settore può essere il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione e della Sicurezza, strutturato in più curriculum a seconda di quello che sia il proprio ramo di interesse. Si passa dal profilo più amministrativo a quello legato alla sicurezza sul web. Volendo però rimanere su un profilo meno specifico, le più richieste per quanto riguarda i concorsi pubblici sono senza dubbio quelle ad indirizzo economico, ma anche giuridico e sociologico. Una laurea in Economia può perciò essere una valida alternativa, così come quella in Giurisprudenza. Rispetto però a quelle menzionate fino ad ora, quest’ultima è l’unica a durare cinque anni. Sono altrettanto consigliati i percorsi di laurea in Lingue, entrando così nell’alveo degli Studi Umanistici. In linea generale anche una laurea in Filosofia, Storia o Letteratura può senza dubbio essere spendibile per i concorsi pubblici. Spulciando tra quelli che possono essere i suggerimenti, spesso ci si imbatte anche in corsi di laurea come Architettura o Farmacia. Rispetto a quelli elencati fino ad ora, quest’ultimo si presenta però a numero chiuso e prima di potervi accedere occorre sostenere un test d’ingresso. Ancora una volta però occorre specificare che tutto dipende dal proprio ambito di interesse: il consiglio che può essere più utile è quello di seguire la propria passione e non scegliere un corso di laurea solo in funzione di quello che si potrebbe fare in seguito.

Passando alle regole vere e proprie, il primo suggerimento che può essere fatto riguarda l’organizzazione del tempo. Per passare un concorso, infatti, è richiesto un determinato ammontare di studio e per farlo occorre necessariamente sapersi gestire, non solo durante la giornata ma anche nelle settimane, o nei mesi, che precedono il concorso. È impensabile, infatti, studiare ogni aspetto solo nelle ore precedenti ma occorre suddividersi l’intero carico.

Una volta decisa l’organizzazione, occorre però dare il via a quella che dovrebbe essere l’attività a tutti gli effetti, vale a dire lo studio vero e proprio, ancor meglio se fatto attraverso il supporto di manuali appositi. Per quanto utile la navigazione sul web, il fai da te al 100% è spesso sconsigliato. All’interno dei classici manuali, infatti, è spesso possibile trovare simulazioni dei test e le relative soluzioni, con la possibilità di avere un primo approccio al concorso vero e proprio.

Certamente importante, inoltre, è arrivare preparati alla prova. Non è sufficiente studiare, ma occorre sapere ad esempio le tempistiche entro cui inviare la domanda, le eventuali spese da compiere e altri aspetti che solo all’apparenza appaiono marginali ma che in realtà si presentano come parte integrante della prova. Inoltre, è bene aver presente che un concorso pubblico spesso si suddivide in due step. Ad una prima prova scritta fa spesso seguito una prova orale, in alcuni casi è una formalità mentre in altri appare come molto rigorosa. In ogni caso, sarebbe bene anche concentrarsi in questo aspetto nella preparazione, cercando di abituarsi al parlare in pubblico senza incertezze o tentennamenti.

Comunicato Stampa

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