PIGNATARO M. – Il 31 dicembre scorso, nel bel mezzo dei festeggiamenti di fine anno, il mondo politico pignatarese è stato monopolizzato dalla presentazione del simbolo della lista guidata dall’ex sindaco Giorgio Magliocca. “Ricoloriamo Pignataro” è il nuovo progetto civico dell’ex primo cittadino per la prima volta senza alcun riferimento partitico e inglobando anime politiche di sinistra e di destra; riproponendo vecchi elementi della sua seconda Amministrazione comunale (Vincenzo Romagnuolo e Antonio Palumbo), ex avversari (Robert Panagrosso e Gerardo Del Vecchio) e persone alla prima esperienza (Maria Grazia Castaldo e Giovanni Della Corte). In attesa di capire quali saranno tutti i candidati che lo sosterranno (visto che si voterà a giugno 2016, c’è ancora molto tempo), dagli avversari arrivano le prime critiche al progetto. Antonio Scialdone, esponente del gruppo “Giovane Pignataro” e promesso candidato al fianco dell’ex vicesindaco di Maglioca, Piergiorgio Mazzuoccolo, ha preso di mira il Consigliere comunale di minoranza Antonio Palumbo, definito “cronico assenteista” per le sue ripetute assenze alle sedute del Consiglio comunale degli ultimi cinque anni, con il “tacito assenso” (nessuno ha mai sollevato il problema) della maggioranza che sostiene Raimondo Cuccaro. Scialdone, dalla sua pagina facebook, così si esprime nei confronti di Palumbo: “Tra i colori arcobaleno di Giorgio Magliocca (ex An ora vicino ai socialisti) c’è ancora qualche cronico assenteista ai consigli comunali: ma il consigliere d’opposizione Antonio Palumbo pensa che rappresentare il popolo sia un passatempo? I doveri dell’oppositore -sebbene privi di indennità di funzione – vanno adempiuti con disciplina e onore! Io, senza falsa ipocrisia, tutto questo lo chiamo POLTRONISMO POLITICO. Già sorrido nel ricordare i tanti ex MSI/AN che quasi ansimavano nella difesa della loro identità valoriale (ora son tutti socialisti), beh, i fatti decretano il loro servaggio al capo. Non di marionette ma di uomini liberi ha bisogno il nostro Pignataro per ricolorarsi”.
Red. pol.