AGRO CALENO – I dati ufficiali comunicati dai seggi allestiti nell’Agro caleno, nell’ambito delle primarie del centrosinistra di domenica scorsa, sono ricchi di spunti. Intanto emerge, come nel resto d’Italia, il primato del segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani. L’ex ministro è il più votato a Bellona, Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e Vitulazio. A Sparanise, invece, la spunta Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze ottiene più voti del suo segretario. Pastorano diventa feudo di Vendola grazie all’impegno diretto del gruppo politico “Il Paese che Vorrei”, il quale ha sostenuto in questa campagna per le primarie il governatore della Puglia. Buoni i risultati del leader di Sel anche nei comuni di Calvi, Sparanise e Vitulazio. Renzi si è difeso a Pignataro e a Calvi. Come nel resto della Penisola, anche nei seggi dell’Agro caleno è stato modesto il consenso raccolto da Bruno Tabacci e dalla Puppato.

Il Partito Democratico che potrebbe essere al governo dell’Italia il prossimo anno, non attrae molto consenso nell’area calena, anche laddove siede tra i banchi della maggioranza consiliare (Pignataro e Sparanise). In questi comuni che per anni hanno rappresentato il feudo del centrodestra berlusconiano (da Merola a Piccolo, fino a Magliocca), il centrosinistra non sfonda. Soltanto le eventuali primarie del Popolo della Libertà potranno dire se la maggior parte del consenso si sta incamminando verso nuovi lidi o resta tra i “porti sicuri” di Casal di Principe e Mondragone.

A Calvi Risorta la doppia presenza a sinistra dell’ex sindaco Zacchia e del consigliere comunale Antonello Bonacci, non fa decollare la coalizione. A Pastorano il consenso coagulato intorno alla figura di Vendola, non spinge le altre forze politiche a scendere in campo in modo deciso. A Sparanise i democratici non fanno sfigurare né Bersani né Renzi, e l’assessore Dell’Ovo riesce a inserire appena dietro questi due, il leader di Sel con un buon risultato.