PIGNATARO MAGGIORE – Nell’udienza preliminare di ieri (9 maggio) presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il giudice Marcello De Chiara ha rinviato a giudizio Renzo Bracciali, nell’ambito di uno dei filoni della maxi inchiesta chiamata “Biopower”. L’imprenditore laziale era tra gli imputati del filone principale dell’inchiesta che nel 2009 portò all’arresto di 23 persone per un presunto giro di mazzette legato alla costruzione di una centrale a biomasse sul territorio di Pignataro Maggiore. A Bracciali, che era uno dei quattro imprenditori interessati dall’affare, erano state aggiunte nuove contestazioni. Per questo la sua posizione era stata stralciata e gli atti erano stati rimandati al pm Maurizio Giordano, titolare dell’inchiesta. L’imprenditore ha scelto il rito ordinario e, dopo la decisione del giudice, dovrà presentarsi davanti alla Seconda sezione (collegio A) del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nel corso dell’udienza preliminare si sono costituiti parte civile il Comune di Pignataro Maggiore, rappresentato dall’avvocato Luciano Polizzi, e la Regione Campania, rappresentata dall’avvocato Anna Gullì del foro di Napoli.
Davide De Stavola