SPARANISE – Nel pomeriggio di venerdì 09 giugno la seconda sezione penale del Tribunale di S.Maria C.V. presieduta dalla Dott.ssa Maria Francica , giudici a latere le Dott.sse Elena Di Bartolomeo ed Alessandra Cesare ha assolto tutti gli imputati nell’ambito del processo a carico dei “Guardiacaccia”. Alla sbarra erano finiti le guardie venatorie della provincia di Caserta e precisamente gli agenti Parente Mattia , Parente Agostino (entrambi di Grazzanise) , Vitale Giacomo di Orta di Atella, Improta Luigi di Teverola , Papale Giuseppe di S.Maria C.V., e De Felice Gennaro di Sparanise. Le accuse formulate dalla Procura della Repubblica riguardavano reati gravi quali abuso d’ufficio , falso in atto pubblico e concussione con contestazione per diversi episodi con ben nove capi di imputazione.
Il processo aveva avuto inizio in seguito al rinvio a giudizio avvenuto nel lontano 2009 ed era arrivato in dibattimento davanti al Tribunale sammaritano nel 2011. Numerose udienze che hanno dimostrato l’infondatezza delle accuse mosse nei confronti delle Guardie venatorie.
Lo stesso ufficio del P.M. , rappresentato in udienza dall’esperta ed apprezzata Dott.ssa Antonella Cantiello con requisitoria difensiva del neo Magistrato Dr. Parisi , aveva concluso per l’assoluzione degli imputati rispetto a diversi capi di imputazione chiedendo la condanna a quattro e cinque anni per i soli Parente Agostino e Mattia .
La sentenza del Tribunale ha invece completamente assolto tutti gli imputati riconoscendo conseguentemente l’operato delle guardie venatorie che si trovavano sotto processo per fatti riguardanti l’esercizio della loro attività di Polizia venatoria.
Il collegio difensivo era composto dagli avv.ti Alessandro Caputo , Raffaele Russo e Salvatore Piccolo del foro di S.Maria C.V.
L’avvocato Piccolo, che già nel corso della sua arringa difensiva aveva dato atto dell’assoluta correttezza e competenza del Tribunale che aveva condotto un processo lungo e difficile con momenti di tensione in maniera impeccabile, ha ribadito la fiducia nella magistratura e si è dichiarato soddisfatto del buon esito della vicenda sottolineando la validità del Tribunale di S.Maria C.V. che nuovamente ha dimostrato di amministrare la giustizia con imparzialità e preparazione.
Le guardie venatorie potranno tornare al più presto ad occuparsi nuovamente del settore con maggior impegno nel contrasto al bracconaggio ed alla caccia illegale.
C. S.