MONDRAGONE – Arriva anche il verdetto della Corte d’Appello per gli imputati che scelsero il rito abbreviato, nell’ambito del primo filone dell’inchiesta Eco4, incentrato sull’ormai nota gara d’appalto per l’individuazione del partner privato per il servizio di raccolta dei rifiuti in 18 comuni del casertano, che vide la “turbativa” a favore della Flora Ambiente degli Orsi – fiancheggiati dal gruppo bidognettiano del clan dei “casalesi”.
Ieri la IV Sezione della Corte di Appello di Napoli, al termine della Camera di consiglio, ha condannato: Sergio Orsi a 3 anni e due mesi; Claudio De Biasio a due anni con pena sospesa; Maria D’Agostino a 3 anni e due mesi; Giuseppe Diana a 5 anni e 4 mesi; Vincenzo Filoso un anno e 11 mesi; Giuseppe Fragnoli a 9 anni; Giacomo Fragnoli a un anno; Aniello Pignataro a tre anni; Gennaro Sorrentino a 5 anni e 4 mesi; Giuseppe Valente a 5 anni e 4 mesi. I giudici, invece, hanno assolto Elisa Flora Orsi (la figlia di Orsi), Ernesto Raio e Giovanni Romano. Tutti erano accusati di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo camorristico, turbativa d’asta, truffa, corruzione ed abuso d’ufficio.
In qualche modo l’Appello soddisfa la Procura della Repubblica, che in primo grado aveva visto disattese molte delle richieste fatte in sede di udienza preliminare (nell’ambito del giudizio con rito abbreviato, è il Gup a giudicare gli imputati). Non si salva di nuovo il caleno Claudio De Biasio, l’ex subcommissario ai rifiuti con delega agli impianti ed ex direttore del Consorzio di bacino Ce 4, uomo legato trasversalmente a entrambi gli schieramenti (da Pecoraro Scanio a Mario Landolfi) e all’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Confermate le pene per Orsi, l’imprenditore legato ai Bidognetti e, per questo, favorito proprio nella gara d’appalto per l’individuazione dela società che avrebbe dovuto supportare il braccio operativo del Ce 4, l’Eco 4, scalzando l’Eco Campania di Nicola Ferraro – ritenuta maggiormente legata agli Schiavone. Stessa condanna anche per Giuseppe Valente, il plenipotenziario di Nicola Cosentino, già responsabile di Forza Italia a Mondragone e dominus del consorzio Ce 4.