CAMIGLIANO – Il tanfo nauseabondo di questi giorni e l’eccessivo proliferare di mosche nell’area urbana hanno spinto il sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname, a intervenire con due diverse ordinanze. Con la prima è stato vietato l’utilizzo di deiezioni avicole in agricoltura fino al 31 ottobre 2016. Secondo quanto segnalato nelle ultime settimane, infatti, nei pressi dello stoccaggio e dell’utilizzo agronomico delle lettiere derivanti da allevamenti, c’è stato un incremento della presenza di mosche sul territorio comunale e in particolare nelle aree poste nelle immediate vicinanze dei terreni utilizzati per gli spandimenti. Tale situazione, ovviamente, sta creando notevoli disagi ai cittadini camiglianesi, con possibili problemi igienico-sanitari.
Per questi motivi il primo cittadino ha ordinato a tutti i responsabili di allevamenti zootecnici il divieto di utilizzare deiezioni, la pulizia dei locali di ricovero degli animali, lo sfalcio dell’area di pertinenza dell’allevamento, l’utilizzo di un trattamento moschicida e l’obbligo di trasportare letame o materiale organico putrescibile di qualsiasi tipo coperto con telo impermeabile.
Con l’ordinanza sindacale numero sei, inoltre, è stato ordinato all’azienda avicola Scala l’adozione delle procedure necessarie a contenere l’emissione di odori molesti entro i limiti della tollerabilità.
Red. Pol.