Pronta la seconda edizione de “La Città sotto La Città”, la manifestazione per riscoprire l’Antica Capua

Pronta la seconda edizione de “La Città sotto La Città”, la manifestazione per riscoprire l’Antica Capua

SANTA MARIA CV – Annunciata da numeri statistici esaltanti, sta per aprire le porte al pubblico la seconda edizione de “La Città sotto La Città”, percorso archeologico unico nel suo genere che attraversa, distendendosi tra due delle antiche porte urbiche di Capua, l’intero comprensorio archeologico di Santa Maria Capua Vetere. Dopo la definitiva consacrazione dei suoi monumenti antichi più prestigiosi, l’Antica Capua decide di accendere le luci anche sui gioielli meno conosciuti ma, forse proprio per questa sfumatura di distante fascinazione, ancora più suggestivi e attraenti.

“Siamo in una città che, per tradizione storica riconosciuta e celebrata, non ha mai avuto molto da invidiare ai centri più rinomati dell’Antichità – ha spiegato Francesco Sirano, archeologo Responsabile dell’Area Antica Capua – Cicerone la definiva altera Roma  per magnificenza monumentale e splendore economico, e oggi comprendiamo del tutto le ragioni di quella definizione, dopo aver portato alla luce straordinarie testimonianze di un passato che, ancora adesso, non smette di essere denso di sorprese e di colpi di scena storico-archeologici”.

Sirano ha ragione perché avrà da coordinare la bellezza di 14 siti diversi, numeri che solo una metropoli del passato come Roma potrebbe vantare.

Il 29 e il 30 di settembre Santa Maria Capua Vetere vestirà per una volta l’abito che meglio le calza, quello di città d’arte, di capitale del progresso Mediterraneo, la veste più adatta a quella che è stata la Città più importante per la nascita dell’identità etnica e storiografica della Campania.

Eccezionali gli orari di apertura dei siti più importanti. Il Museo, il Mitreo e lo spettacolare Anfiteatro saranno visibili nell’orario consueto che avrà un’appendice notturna fino alle 00.45, con ultimo ingresso alle 23.45. La sola visita al Mitreo di notte, in un’atmosfera ieratica e silenziosa identica a quella che precedeva le iniziazioni al culto, è un appuntamento da non perdere. Lo stesso sensazionale spettacolo dell’Anfiteatro illuminato è un’icona tra le più conosciute nell’archeologia mondiale. I siti non aperti al pubblico solitamente, saranno visibili dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, distribuiti sui giorni 29 e 30 settembre.

Lunghissima la scelta dei luoghi magici da vedere per i visitatori de La Città sotto la Città. Dalle mete “storiche” come l’Arco di Adriano, l’Anfiteatro, il Mitreo e il Museo, sarà possibile visitare il Criptoportico sotto la Facoltà di Lettere e Filosofia, il Mercato e l’Officina dei Bronzi di via Curri, la meravigliosa domus di Publio Confuleio Sabbione con i suoi magnifici mosaici marmorei, le botteghe rinvenute sotto la Galleria San Pietro e Corso Aldo Moro. E poi la domus tra le più longeve e frequentate della città, quella di via Bonaparte (costruita nel II secolo a.C. e ancora in uso circa 400 anni dopo).

Aperta anche l’imperdibile domus di Via degli Orti, scavata nei primissimi anni ’70 e appartenuta alla classe dirigente dell’Antica Capua con le sue pavimentazioni in marmo, le nicchie della fontana monumentale e le sontuose terme private.

Visitabile anche la meraviglia di ingegneria idraulica conosciuta come Castellum Aquae del primo solo dopo Cristo. Si tratta di una cisterna grandiosa che raccoglieva le acque provenienti dall’acquedotto del Tifata e la distribuiva a pressione nelle fontane pubbliche della città antica e nelle ville dei patrizi capuani. Eccezionale apertura per la Fornace Etrusca risalente al VI secolo prima di Cristo, situata in un quartiere che, secondo gli studi, era una zona di produzione artigianale intensiva già verso la fine del V secolo a.C. quando elementi architettonici etruschi venivano esportati da Capua Antica fin nelle terre del Lazio e dell’Etruria meridionale.

L’evento La Città sotto La Città è stato organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Benevento, Avellino e Caserta e il Comune di Santa Maria Capua Vetere. Mai Capua Antica era stata tanto visitabile e magnifica come in questo percorso culturale del 29 e 30 prossimi.

Santa Maria Capua Vetere festeggia soprattutto il proprio traguardo di ben 356 scavi aperti tra il 1995 e il 2010, e un numero di 20 nuovi siti studiati dal giugno del 2011 ad oggi. Numeri da record che aprono le porte a una due giorni di archeologia e bellezza senza precedenti.

Salvatore Minieri

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