CALVI R. – Antonio Fattore, attivista del movimento 5 Stelle di Calvi Risorta, rilancia la campagna contro la Pubblialifana:
Non si placa l’ira degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Calvi Risorta sulla questione delle ‘cartelle pazze’ inviate ai cittadini della piccola cittadina dell’Agro Caleno.
Pubblialifana aveva recentemente inviato delle cartelle con avviso di pagamento per gli anni 2013-2014 relative alla Tarsu sui rifiuti, anche a chi aveva pagato il dovuto. Numerosi cittadini si sono precipitati presso gli sportelli del comune dove un addetto delle Pubblialifana ha rassicurato che i bollettini non sempre corrispondevano al titolare del pagamento del tributo e per chi può dimostrare di aver pagato, l’avviso non è valido.
“Soltanto – fa sapere l’attivista 5stelle Antonio Fattore – hanno pensato bene di mandare l’accertamento tributario a chiunque, con tanto di avviso di pagamento e messa in mora”.
Alcune persone si sono sentite male e molti presi dal panico hanno tempestato di richieste l’Amministrazione, che ovviamente non centra nulla, anzi da fonti amministrative pare che il servizio di riscossione non sarà rinnovato alla Pubblialifana.
Precedentemente il gruppo politico Rinascita calena aveva chiesto al Sindaco di Calvi Risorta di adoperarsi per risolvere la vicenda anche perché molte persone che hanno ricevuto tale avviso potrebbero aver smarrito la prova dell’avvenuto versamento e sarebbero costretti a ripetere il pagamento.
Il Movimento 5 Stelle: “Nel comportamento della Pubblialifano è ravvisabile il dolo, anche dei funzionari che hanno dato mandato agli accertamenti. In particolare non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, in qualità di funzionario superiore, equivale a cagionarlo e considerato che è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto altrui, con la raccolta di firme stiamo valutando la possibilità di avviare un procedimento penale nel quale i firmatari si costituiranno parte civile”, conclude Fattore.
C.S.