PIGNATARO M. – Sull’onda dell’inchiesta della magistratura riguardante la “Cpl Concordia” e i suoi rapporti con il “clan dei casalesi”, con epicentro lo scandalo della metanizzazione, in questi giorni molto si è parlato, soprattutto a Pignataro Maggiore, di Pasquale Matano (adesso agli arresti domiciliari), che a partire dal giugno 2004 è stato anche presidente della squadra locale di calcio del “Valente” per alcuni anni.
Tutte le notizie sull’inchiesta sono note e facilmente reperibili in Internet. Quello che a noi qui interessa sottolineare è il ruolo di grande importanza che sorprendentemente aveva assunto il pignatarese Pasquale Matano nella “Cpl Concordia”, quale elemento di vertice proprio in una zona ad altissimo rischio, appunto l’Agro aversano. Nel numero 3 del settembre 2007 di “C news”, periodico di comunicazione aziendale di “Cpl Concordia Group” – che pubblichiamo integralmente in coda a questo nostro articolo –, a pagina 7, c’è una nota con il titolo “Gas metano a Villa Literno” e il sommario “Firmato un contratto da 3 milioni di Euro per estendimenti rete”, redatta da Pasquale Matano nella sua qualità di “responsabile di esercizio di Bacino Campania30”. Nell’articolo a firma di Pasquale Matano vi è – oltre alle informazioni su Villa Literno – un riferimento pure alla metanizzazione, ugualmente famigerata, di Ischia. A corredo del citato articolo di Pasquale Matano su “C news” c’è una fotografia in cui sono ritratti lo stesso pignatarese arrestato (l’ultimo a destra) e altri soggetti i cui nomi nella didascalia (ci riferiamo all’ex sindaco di Villa Literno, Enrico Fabozzi, e all’ex presidente di “Cpl Concordia”, Roberto Casari) sono ben noti alle cronache giudiziarie.
Di Pasquale Matano, conosciuto con il nomignolo di “Pascalino” e noto soprattutto quale ex calciatore locale, tanti pignataresi evidentemente malfidati ritenevano del tutto insospettabili le capacità manageriali che lo hanno portato a una luminosa carriera in “Cpl Concordia”. E, ancor prima che si parlasse dell’inchiesta della magistratura, c’era chi tra i buontemponi di piazza Umberto I, a Pignataro Maggiore, si diceva certo dell’approdo finale della fulminante carriera: “Pascalino Matano? Prima o poi lo arrestano”. Previsione rivelatasi azzeccata.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it