CELLOLE – Indubbiamente ha suscitato scalpore misto ad ammirazione il soccorso prestato dal col. Pierpaolo Della Valle al giovane rumeno vittima di un micidiale “investimento da Tir” sulla Domiziana prima dell’alba di lunedì 7 gennaio. Scalpore, perché altri automobilisti di passaggio, dopo il tremendo sinistro costato la vita alla giovane compagna del ferito grave, non avevano avuto il…tempo di fermarsi. Ammirazione, in quanto la solidarietà prontamente scattata nel cuore dell’ufficiale in forza al Raggruppamento unità addestrative (Rua) di Capua ha fatto sì che partissero le dovute e rapide operazioni di ricovero ospedaliero, con immediato intervento chirurgico presso l’ospedale di Sessa Aurunca. Pertanto, mentre si materializzava, nel giro di alcuni frenetici istanti, da un lato l’ennesima manifestazione del freddo egoismo dei più e dall’altro l’umanità fraterna dei pochi, veniva a configurarsi ancora una volta la contraddizione di fondo che caratterizza il vivere delle persone di qualunque longitudine e latitudine: male e bene, spietata violenza e spirito di servizio che s’incrociano, senza sosta, in ogni contrada del mondo. Oltre la secca cronaca dei fatti, va detto che l’uno e l’altro versante non si manifestano a caso o senza motivi. Se quanti hanno visto l’incidente ed il camionista fuggire e non si son fermati, meriterebbero denunce per omissioni di soccorso e rappresentano il peggio della civiltà contemporanea ubriaca di corse e di opportunismi, non si può nemmeno sottovalutare che il gesto “da buon samaritano” di Della Valle è venuto, per converso, da lontano, cioè da una “forma mentis” e da un costume che fanno il paio con il grado, l’attività professionale e la formazione di fondo del colonnello del Rua sl comando del generale di Divisione Antonio Zambuco. Basti dare un’occhiata volante al suo curriculum militare: “Arruolato il 25 settembre 1992, ha frequentato il 25° corso del N.E.A.S.M.I. in Firenze; ha frequentato dal 1998 al 2000 il reparto di Chirugia Plastica del Policlinico Militare “CELIO”; nel primo semestre 2000, il 69° CTA presso la Scuola di Sanità in Cecchignola; trasferito di autorità il 30 Luglio 2000 al 45° Btg “Vulture” di Nocera Inferiore ove ha ricoperto l’incarico di DSS fino al Settembre 2005; da settembre 2005 al febbraio 2006 ha frequentato il 121° corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Applicazione di Torino; da marzo 2006 al novembre 2007 ha ricoperto l’incarico di Capo Sezione Logistica e Capo Gestione Materiale presso il 45° Btg “Vulture” di Nocera Inferiore da cui è trasferito al RUA di Capua dal 27.11.2007 ove ricopre l’incarico di Ufficiale Medico con il grado di Tenente Colonnello con anzianità 30.06.2010”. E, soprattutto, al curriculum professionale: “Laureato con il massimo dei voti nel 1998 in Medicina e Chirurgia ed abilitato all’esercizio della professione presso l’Università degli Studi di Firenze; specializzato con il massimo dei voti e lode nel 2003 in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l’Università di Tor Vergata di Roma .
Perfezionato in “Chirurgia Plastica ed Estetica Generale”, “Trattamento dei grandi ustionati” presso il Policlinico Militare “Celio” di Roma per un periodo di cinque anni. Ha frequentato corsi specialistici presso la Clinica Chirurgica Estetica Planas di Barcellona nel 2000, il Centro Grandi Ustionati dell’Ospedale “Percy” di Clamart (Parigi) nel 2001 ed il Centro Ustioni Pediatrico del Meyer di Firenze nel 2002, maturando competenze in Chirurgia Plastica ed Estetica, Medicina Estetica, utilizzo di Laser in Chirurgia Estetica e Medicina Estetica, trattamento dell’ustione e del paziente ustionato”. Di qui una domanda cocente: bisogna rintracciare persone che abbiano queste esperienze alle spalle per aspettarsi aiuto quando si resta moribondi su una strada d’Italia?
Raffaele Raimondo