PIGNATARO M. – Di seguito il comunicato stampa del coordinamento di Giovane Italia di Pignataro sulla riduzione delle tasse:
L’abbiamo definita più volte l’amministrazione delle tasse (Come sottolineato anche nel manifesto pubblicato qui accanto e apparso in questi giorni per le strade di Pignataro a firma Pdl e Gi) ed avevamo ragione. Lo scorso 18 luglio il sindaco Raimondo Cuccaro e gli assessori Francesco De Rosa, Cesare Cuccaro, Giorgio Vito e Daniele Luigi Palumbo hanno approvato all’unanimità il bilancio di previsione, prevedendo, per l’appunto, un’entrata di spese tributarie per un aumento di circa 850.000 euro rispetto al 2011 e per più di un milione di euro rispetto al 2010, anno in cui era ancora in carica l’Amministrazione Magliocca. Per fronteggiare e soprattutto arginare questi elevati aumenti di tasse, noi ragazzi di Giovane Italia abbiamo proposto ai nostri rappresentanti in consiglio comunale di “Unione e Libertà” un emendamento al bilancio che è stato apprezzato e controfirmato anche dai rappresentati di “Amare Pignataro”.
Ponendo l’attenzione unicamente sull’aliquota Irpef, abbiamo cercato di elaborare il modo migliore per venire incontro alle esigenze dei cittadini, tutelando in primo luogo le fasce più deboli. Abbiamo predisposto un piano che prevede il pagamento di un’aliquota maggiore esclusivamente per chi ha un reddito maggiore e che soprattutto propone una riduzione delle indennità del Presidente del Consiglio, del Sindaco, del Vice-Sindaco e degli Assessori, che porterebbe l’ente ad un risparmio di poco più di 40.000 euro annui.
In particolare, la nostra proposta si focalizza sul pagamento dell’aliquota per fasce crescenti di reddito. Infatti, rispetto all’aliquota fissa dello 0,75% approvata dalla giunta comunale, l’emendamento da noi proposto prevede 5 diverse aliquote, che vanno dallo 0,65% allo 0,80%. Grazie a questa proposta i cittadini con reddito fino a 75.000 euro annui pagherebbero un’aliquota minore rispetto a quella prevista dalla giunta comunale, mentre per quelli con reddito superiore ai 75.000 euro annui ve ne sarebbe una maggiore.
Per essere ancora più chiari riportiamo una tabella riepilogativa in cui è possibile osservare la differenza tra l’imposta prevista dalla giunta comunale e quella prevista dal nostro emendamento:
Fascia di reddito | Reddito medio | Imposta con aliquota fissa prevista dalla giunta comunale | Imposta con aliquota variabile prevista dall’emendamento | Differenza aliquota fissa e variabile (emendamento) |
0 – € 15.000 | € 9.387,47 | € 70,41 | € 61,02 | – € 9,39 |
€ 15.001 – € 28.000 | € 20.631,39 | € 154,74 | € 140,86 | – € 13,87 |
€ 28.001 – € 55.000 | € 34.564,47 | € 259,23 | € 248,80 | – € 10,44 |
€ 55.001 – € 75.000 | € 58.778,65 | € 440,84 | € 438,05 | – € 2,79 |
oltre € 75.000 | € 87.721,86 | € 657,91 | € 667,97 | + € 10,06 |
Nonostante l’emendamento rappresenti un’oggettiva proposta per andare incontro alle esigenze dei cittadini, sembrerebbe che l’amministrazione comunale non sia intenzionata a discuterne in consiglio, né tantomeno ad approvarla. Non ne conosciamo purtroppo i motivi, considerato che nessun regolamento ne vieta la discussione. Sembra quindi che i rappresentanti de “La Svolta” siano intenzionati a boicottare la riduzione dei “loro” stipendi (parliamo di circa 40.000 euro annui) e, allo stesso modo, quella delle tasse.
Ancora una volta questa loro volontà contraddice i loro tanti slogan elettorali urlati al vento sia dai banchi dell’opposizione, durante l’Amministrazione Magliocca, sia durante l’ultima campagna elettorale. L’unica “svolta” che non si verificherà mai è purtroppo quella relativa alla riduzione delle tasse: questa è la verità che non vi racconteranno mai.
Il coordinamento di Giovane Italia