CASERTA – Come è noto a tutti nel cantiere di igiene urbana del Comune di Aversa sono stati riscontrati n. 5 casi positivi al virus Covid-19. Ma la cosa che più allarma è il modo in cui viene gestita l’intera faccenda dall’azienda e dall’Assessore preposto in queste ore. Per l’esattezza quattro dei 5 operatori svolgono sevizio in concorso con altri operatori, mentre un quinto svolge mansioni di piazzalista, per cui a contatto con tutti gli operatori che svolgono il servizio di ritiro dei rifiuti, provenienti dalla raccolta differenziata. Ragion per cui, a nostro modesto avviso, la valutazione meritava un’approfondita analisi. In primo luogo sembra doverosa la precisazione per una sostanziale differenza tra quarantena fiduciaria e quarantena obbligatoria. Inoltre, di norma, l’Asl dopo aver comunicato i positivi al test, compie delle indagini approfondire, coinvolgendo l’azienda, per conoscere le persone che sono venute acontatto con gli stessi. Infine, per essere ancor più precisi, il virus resta incubato fino a 14 giorni. Per cui la domanda ci nasce spontanea “Ma queste 5 persone non hanno avuto alcun contatto con nessun operatore ecologico del cantiere r.s.u di Aversa? Con nessunutente? Con nessun altro?” A queste domande ci aspettavamo una risposta da parte dell’Asl territoriale, oppure dalla Senesi mentre, dall’assessore all’Ambiente, piuttosto che tentare di ridimensionare il caso, con affermazioni alquanto approssimative ed improvvisate, auspichiamo in un coinvolgimento maggiormente responsabile ed autorevole, senza lasciare nulla al caso. Non osiamo nemmeno immaginare le notevoli conseguenze negative che sarebbero costretti a subire i cittadini Aversani nel caso in cui si verificherebbe un focolaio nella Provincia di Caserta, solo per la trascuratezza di qualcuno.
C.S.