PASTORANO – La crisi irreversibile del sistema di gestione provinciale dei rifiuti continua a creare problemi rilevanti ai Comuni. Dopo il crollo del consorzio unico, le Amministrazioni hanno dovuto ripiegare sulle società private, per garantire il servizio di raccolta della spazzatura. Anche il Comune di Pastorano si è trovato nella stessa situazione ed è per questo che il sindaco Giovanni Diana, con ordinanza del 9 marzo 2013, ha affidato il servizio di igiene urbana e raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani alla Ditta Impresud S.r.l. di Caserta. Il servizio sarà svolto fino al prossimo 13 aprile al costo complessivo di € 32.600,00.
Se negli ultimi mesi gli assetti societari non sono cambiati, l’Impresud srl sarebbe riconducibile ai fratelli Francesco e Raffaele Iavazzi, imprenditori che hanno sponsorizzato la Juve Caserta e che sono titolari anche della Iavazzi Ambiente e dell’Ecologia Sas. Quest’ultima ha lavorato – con affidamenti senza gara – a San Nicola la Strada (dal 1 giugno 2011 al 30 giugno 2012) e a Capua (dal 19 marzo e per quattro mesi). La famiglia Iavazzi, inoltre, possiede almeno due impianti per il trattamento dell’umido in cui sversano – tra gli altri – i Comuni di San Nicola e Caserta, sempre in virtù di rapporti contrattuali non originati da alcuna gara.L’Impresud, tra l’altro, ha noleggiato mezzi per la raccolta allo stesso Consorzio Unico e a decine di enti locali, secondo quanto riportano anche dai colleghi Marilù Musto e Antonio Pisani nel loro blog (http://www.doveredicronaca.blogspot.it/).
L’azienda ha ricevuto anche un’interdittiva antimafia revocata dal Tar per presunti contatti con il clan Belforte di Marcianise, contatti emersi anche in un’inchiesta dei carabinieri del Noe del 2008. La ditta Impresud ricevette una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Caserta con nota n.prot.1176/12.B.16/ANT/AREA 1^ del 21.07.2010, acquisita agli atti della Regione Campania al prot.0658660 del 03.08.2010 di informativa, dalla quale si evinceva che “nei confronti della società IMPRESUD srl con sede in Caserta e del legale rappresentante sig.Iavazzi Francesco, nato a Caserta il 29.08.1967, alla data odierna, sussistono , le cause interdittive di cui all´art.4 del DLgs.8 agosto 1994 n.490 pur in assenza della cause di cui all´art.10 della legge 31 maggio 1965 n.575”. Tale informativa costrinse la Regione Campania a revocare l´autorizzazione alla Impresud in relazione all´impianto di Caserta località Lo Uttaro. Va precisato, però, che il TAR Campania ha accolto la sospensiva richiesta dalla Impresud circa la revoca dell´autorizzazione e la Ragione Campania ha dovuto prendere atto del provvedimento.
Red. cro.