AGRO CALENO – Le cose si mettono decisamente male per la holding industriale della famiglia Iavazzi. Due delle società del gruppo, la Impresud srl (che ha gestito la raccolta dei rifiuti a Calvi Risorta, Pastorano e Sparanise fino al 14 agosto scorso) e la Ecologia Iavazzi, nei prossimi giorni saranno controllate da tre commissari nominati dal prefetto di Caserta, Arturo De Felice. Il provvedimento arriva a qualche settimana dall’interdittiva antimafia emessa il 13 agosto dalla Prefettura e a circa una settimana dall’udienza al Tar Campania (il 9 settembre i giudici dovranno decidere sul ricorso degli imprenditori casertani). Intanto, secondo quanto riferito dal sito calvirisortanews, i carabinieri avrebbero acquisito la documentazione relativa al rapporto imprenditoriale tra il Comune di Calvi Risorta e la Impresud srl. Già gli affidamenti diretti -periodicamente prorogati – concessi alla società degli Iavazzi, aveva provocato l’apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Il prelievo di nuovi documenti potrebbe rientrare sia nell’ambito delle indagini svolte funzionalmente a quel procedimento, sia nell’ambito di qualche altra inchiesta. Ma il tutto va ancora verificato. Il tutto avviene mentre sulla stampa casertana continuano a rincorrersi le voci sui presunti rapporti della famiglia Iavazzi con Camillo Belforte, rampollo della famiglia camorristica nota come i “mazzacane”.
Red. cro.