SPARANISE – Si accende la polemica politica intorno alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte a Sparanise. Nelle scorse ore l’assessore all’ecologia Rosanna De Simone aveva sbandierato il risultato del 75%, ringraziando i cittadini, il comandante della Polizia Municipale Giovanni Fusco, il capo servizio Massimo Cipro e la ditta Impresud (una delle società del gruppo Iavazzi, che vorrebbe impiantare una centrale a biomasse sul confine tra Sparanise e Calvi Risorta) per il risultato raggiunto. Alle dichiarazioni del componente della Giunta comunale guidata dal sindaco Antonio Merola, ha replicato il Consigliere comunale di minoranza, Giancarlo L’Arco. Ecco che cosa risponde l’ex vicesindaco alla De Simone:
La percentuale di raccolta differenziata è al 75 % ? Bene, ci fa piacere. Era cosi anche con noi; basta consultare i dati dei primi mesi dell’anno. Dopo anni di intenso lavoro, svolto soprattutto in fase di programmazione ed informazione, il dato non fa altro che confermare che i cittadini di Sparanise hanno ormai compreso come fare al meglio la raccolta differenziata della spazzatura. Con la efficace modifica del regolamento dei conferimenti datata gennaio 2014, abbiamo fatto si che la percentuale sulla frazione differenziata calasse sensibilmente. A questo calo doveva corrispondere un logico e consequenziale abbassamento della tariffa che noi avevamo previsto e che, invece, inspiegabilmente, ha avuto dall’attuale amministrazione un aumento vertiginoso e senza precedenti nella storia di Sparanise. Neanche ai tempi della famigerata Eco 4 si registravano tariffe cosi esorbitanti. La riflessione poi sorge spontanea: come mai, a fronte di un costante aumento della percentuale di raccolta differenziata la tassa è aumentata ? Se i cittadini di Sparanise svolgono a pieno il loro dovere civico perché non si vedono riconosciti i diritti di avere una tassa più bassa ? E ancora – prosegue l’ex vice sindaco – perché i cittadini di Sparanise non possono usufruire di alcuna forma di agevolazione ? Quando il sindaco ha scelto di aumentare le tariffe della TARI perché non ha pensato a chi si trova in maggiori difficoltà ed è provvisto dei requisiti di legge per poter usufruire delle agevolazioni ? A cosa serve impegnarsi sempre di più nel dovere civico di differenziare la spazzatura quando poi vengono invece, negati i diritti di usufruire di agevolazioni e di tariffe più eque ? E poi consentitemi una valutazione sull’attendibilità di certe dichiarazioni urlate dal Merola nel corso della campagna elettorale che, di fronte all’evidenza dei fatti, risultano quanto meno ridicole. Ma non aveva detto che la Impresud sarebbe stata cacciata via appena si insediato in Municipio ? E perché a distanza di 4 mesi dal suo insediamento la Impresud di Iavazzi svolge ancora il servizio (che lui riteneva oneroso per le casse comunali ) per conto del Comune di Sparanise e riceve addirittura i complimenti da parte di un suo assessore ? Allora c’è qualcosa che non va. Anziché vantarsi di un risultato che è anche frutto della nostra programmazione voglio fare un invito al sindaco ed all’assessore all’ecologia: perché non andate a farvi un giro nelle case e nelle attività commerciali che dovranno pagare tra pochi giorni la prima salatissima rata delle bollette TARI che avete aumentato a dismisura e senza un minimo di rispetto per chi è cosi capace a differenziare ? Vedrete come vi accoglierà quel popolo meraviglioso che continuate a prendere in giro ! E menomale – conclude L’Arco – che l’attuale sindaco aveva promesso in campagna elettorale di non mettere la mani nelle tasche dei cittadini. I fatti, purtroppo, dicono che non solo ce le ha messe ma gliele ha pure sfondate ….