PASTORANO – Non era soltanto la seduta dedicata alla vicenda “Sacco” e dei suoi rifiuti quella del Consiglio comunale di ieri, ma anche il momento per dei chiarimenti tra maggioranza e opposizione. Chiarimenti avvenuti in modo non troppo tranquillo, anzi, con momenti di scontro aperto tra il sindaco Giovanni Diana e il capogruppo di minoranza Arcangelo Cuccaro. Nel bel mezzo della miriade di interrogazioni a risposta scritta e a risposta orale presentate dall’ex sindaco, il confronto si è fatto a dir poco difficoltoso quando il discorso ha toccato una presunta incompatibilità del consigliere comunale Nicola Taddeo e la raccolta differenziata.
Nel primo caso Cuccaro ha fatto rilevare che Taddeo, nella sua professione di ingegnere, avrebbe assunto il ruolo di progettista per dei lavori svolti in un capannone nell’area dell’ex Vavid. Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale (quella del 30 luglio scorso) Taddeo, che in quel momento aveva sostituito a capo del consiglio il presidente Massimo Di Nuzzo, sarebbe intervenuto relazionando proprio su quegli interventi di cui l’opposizione chiedeva conto. Secondo il capogruppo de “Il Paese che vorrei” vi sarebbe una chiara incompatibilità tra il ruolo istituzionale e quello professionale di Taddeo, e per questo ha chiamato in causa il primo cittadino, il suo vice Vincenzo Russo e l’assessore ai Lavori Pubblici, Monica Morra. Tutti e tre hanno negato di essere a conoscenza di questa circostanza, ma hanno escluso che si possa trattare di incompatibilità. Lo stesso consigliere protagonista della vicenda si è difeso, sottolineando che non vi è alcuna incompatibilità. La questione ruoterebbe intorno alla interpretazione del comma 3 dell’articolo 63 del decreto legislativo numero 267 del 2000. Ad ogni modo, Cuccaro ha preannunciato l’invio del verbale della seduta alla prefettura e alla magistratura.
La polemica non si è esaurita, anzi, si è alimentata allorché si è parlato di raccolta differenziata. Cuccaro, riprendendo un articolo (apparso proprio su Caleno24ore) sui dati della differenziata in Terra di Lavoro, ha messo in rilievo le scarse percentuali ottenute dal Comune di Pastorano e ha chiesto alla fascia tricolore se corrispondesse a vero l’indiscrezione secondo la quale da due mesi l’ente sarebbe stato commissariato in quest’ambito, con l’invio da parte della Prefettura di un commissario ad acta. Il sindaco, di fronte alla richiesta di delucidazioni, non ha potuto fare altro che confermare l’indiscrezione. Diana ha ammesso che, proprio per colpa delle percentuali raggiunte dal Comune (causate – secondo l’ispettore di polizia – dallo scarso senso civico dei cittadini), il prefetto ha deciso di inviare il commissario già varie settimane fa, anche se, con una nuova campagna di sensibilizzazione e ad un’azione decisa della polizia municipale, le cose stanno cambiando rapidamente. Le percentuali si sarebbero già attestate sul 45% e il funzionario prefettizio potrebbe andare via già a settembre. La notizia ha scatenato le proteste di Cuccaro ma anche del presidente del Consiglio comunale, il quale ha ammesso di non saperne niente. Lo scontro sulle due questioni si è placato soltanto quando si è passati ad analizzare la questione “Sacco”.